Saggio sulla lucidità. L’ultimo capolavoro di Saramago
È appena uscito nelle librerie, per Einaudi,l’ultimo romanzo del Nobel portoghese
È appena uscito nelle librerie, per Einaudi, Saggio sulla lucidità, l’ultimo romanzo del Nobel portoghese Josè Saramago, un giallo politico nel quale ritornano gli indimenticabili personaggi di Cecità, uno dei suoi capolavori.
Nell’anonima capitale di un anonimo stato europeo, la stragrande maggioranza dei cittadini, spontaneamente ed in piena autonomia, deposita nelle urne elettorali una valanga di schede bianche, provocando il panico nel governo, che vi vede una cospirazione ed un inaudito atto di sovversione. La città viene abbandonata dalle autorità, dall’esercito e dalla polizia e cinta d’assedio: nessuno può entrare o uscire finché i responsabili della rivolta non verranno, con tutti i mezzi leciti ed illeciti, individuati e puniti. Presidente, primo ministro e ministri vari fanno a gara, non risparmiandosi colpi bassi, nel cercare soluzioni, finché dalla città assediata arriva una lettera che ipotizza che questa nuova epidemia possa avere una qualche connessione con quella di quattro anni prima, che aveva reso ciechi i cittadini; tre sgangherati agenti di polizia vengono speditialla caccia di coloro che più si erano esposti in quella circostanza.
Saramago conferma le sue qualità di grande costruttore di metafore, come un Kafka depurato dal misticismo e dagli elementi onirici(illuminante in questo senso è la lettura di Tutti i nomi, la cui vicenda si svolge in una specie di anagrafe generale che somiglia a un castello kafkiano scarnificato), e nello stesso tempo di abile creatore di una voce narrante che prende per mano il lettore svelandogli lungo il percorso il gioco della narrazione e delle sue possibilità, secondo la migliore tradizione dell’antiromanzo, da Sterne al grande conterraneo Pessoa (cui è dedicato L’anno della morte di Ricardo Reis, altro suo capolavoro). La denuncia dell’ipocrisia e della violenza del potere, la fragilità ma anche la determinazione dei singoli che vi si oppongono sono i temi costanti dello scrittore portoghese: per profondità di visione e per abilità tecnica è senza alcun dubbio uno dei pochi grandissimi della letteratura contemporanea.
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