Turismo, il futuro in una griffe

Presentato il Progetto Bussola, lo studio realizzato dall'Università di Castellanza

Le potenzialità per riconvertire la città di Como dalla vocazione industriale a quella turistica ci sono. La via è quella della cultura, della creatività e del "bello" che regala a Como un aspetto "sensuale" unico e irripetibile tanto da creare una vera e propria "griffe" esclusiva nel mondo.
E’ questo il primo risultato concreto del Progetto Bussola per la città di Como promosso dall’assessorato al Turismo per creare le condizioni affinchè la città possa continuare a diversificare la propria economia riqualificando le proprie risorse, soprattutto quelle umane, ambientali e culturali. A presentare la prima fase del lavoro costato a Palazzo Cernezzi 20 mila euro il professor Dipak Pant dell’Università Carlo Cattaneo di Castellanza.
I PRIMI DATI Il focus del Progetto Bussola è l’eco-turismo urbano: per Como è da attivare un turismo che si inserisca al meglio nel suo ambiente e nelle sue strutture sociali e economiche. Dunque il perno su cui centrare le analisi e le proposte del Progetto Bussola è costituito da habitat (l’eco-sistema urbano e le infrastrutture), ethos (l’assetto identitario e culturale) e business (gli affari). Come emerge dai primi e parziali dati sul turismo elaborati, gli arrivi (persone registrate negli esercizi ricettivi) e le presenze (numero di notti trascorse dai clienti arrivati) stanno tra di loro in una proporzione “svantaggiosa” rispetto alla media nazionale: sono relativamente pochi i turisti che permangono a Como per qualche giorno, rispetto a coloro che approdano o transitano. Dai dati emerge che anche il panorama lombardo, più in generale, ha a che fare con turisti che tendono a fermarsi meno e a relazionarsi con più mete. Questo fatto è più evidente a Como, città che da tempo si sta trasformando in un punto di approdo e di transito verso altre località del lago. Per quanto riguarda le preferenze dei turisti, da alcune statistiche nazionali e internazionali risulta che, tra i criteri utilizzati nella scelta di una meta turistica, occupa un posto importante la presenza di politiche ambientali incisive e un clima culturale vivace. In alcune classifiche sulla qualità dell’eco-sistema urbano emerge che Como ha goduto di posizioni buone fino ad alcuni anni fa, ma è tuttavia scesa di livello negli ultimi anni. Agli "alti e bassi" relativi al turismo e alla qualità della vita urbana si aggiunge la fase di generale stagnazione economica che è sotto gli occhi di tutti: un distretto industriale in declino, a causa soprattutto della competizione globale nel settore manifatturiero. LA BUSSOLA
Per affrontare questi e altri problemi, che emergeranno nelle fasi successive di analisi possono risultare determinanti due strategie sinergiche: l’innovazione nei contenuti tecnologici ed estetici (che crea maggiore valore); la diversificazione economica, tramite lo sviluppo di un turismo ecologicamente sano e culturalmente distinto, con un incremento razionale dell’investimento sulle risorse paesaggistiche e culturali, non clonabili altrove. Con l’adozione di queste due strategie è possibile far evolvere la città di Como in un luogo-sistema di alto profilo, da vivere e visitare, nel quale la "qualità del contesto" diventa l’elemento distintivo per il turismo, che funge da volano per tutti gli altri settori.
IL RUOLO DEL COMUNE
"L’istituzione – commenta l’assessore al Turismo Sergio Gaddi (nella foto) – si pone in prima linea nella fase di progettazione chiamando a raccolta tutti i soggetti interessati per cominciare un processo ormai irreversibile". Il progetto Bussola prevede infatti il graduale coinvolgimento di tutte le associazioni di categoria e quindi l’identificazione di vere e proprie azioni comuni per lanciare la "griffe" Como in tutti gli aspetti della vita cittadina. "Da come si pongono le commesse – ha detto Gaddi –a ogni altro aspetto che determina la qualità della vibilità di un turista che arriva a Como. Uno stile nuovo e quindi una vera e propria rivoluzione culturale".

da Il giornale del comune di Como

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Pubblicato il 11 Ottobre 2004
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