Varese vuole essere ancora capitale del Liberty
Villa Recalcati si candida a far parte di un progetto europeo con altre cinque città
Varese si candida ad essere ancora capitale, una delle capitali europee del Liberty.
All’indomani della conclusione di un primo progetto che ha visto la Provincia farsi promotrice di iniziative congiunte per rispolverare la propria eredità architettonica e culturale segnata dall’Art Nouveau (o Liberty, o Jugendstil), Villa Recalcati rilancia.
Scadrà a fine mese il bando "Cultura 2000" un programma culturale finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del Réseau Art Nouveau.
Se la candidatura verrà approvata, si aprirà uno scenario in cui, per altri tre anni, Varese si affiancherà ancora ad altre cinque centri europee del Liberty per la valorizzazione di questa transanzionale eredità culturale.
In sintesi: Varese, insieme a Riga, Nancy, Bruxelles, Barcellona e Ljubljana, ospiterà un convegno internazionale sul tema.
Sarà sede di una grande mostra multimediale inaugurata contemporaneamente in tutte le città partner. Anche la nostra Provincia sarà impegnata in prima persona in scambi bilaterali e multilaterali tra scuole e istituzioni per l’approfondimento delle tecniche di restauro,catalogazione e promozione del patrimonio Art Nouveau.
Un impegno consistente, valutabile in 1milione 500mila euro; di questi 900mila a carico della Commissione Europea, gli altri da spalmare su tutti i partner del network.
«Questi sforzi – ha sottolineato l’assessore alle politiche comunitarie Roberto Bosco – sono il frutto delle sinergie degli assessorati, il cui lavoro è mirato ad iniziative con positive ricadute sul territorio».
Dal canto suo l’assessore al marketing territoriale assicura l’impegno istituzionale anche qualora la candidatura delle sei città non dovesse essere accettata. Un impegno peraltro già profuso in passato nella valorizzazione dei beni patrimoniali così come nella diffusione di pubblicazioni sul tema.
Una volontà condivisa da Paolo Zanzi, da anni sulle tracce delle testimonianze artistiche dell’epoca e consulente scientifico di Villa Recalcati per il progetto. «Occorrono fatti – incalza Zanzi – non parole. Servono iniziative come queste, serve una cultura del fare e dell’insegnare. Occorre dare sogni, sopratutto ai giovani, e ridare fiato all’eredità culturale è promuovere un sogno. Occore dire basta con lo spirito gretto e bottegaio, di cui l’albergo Liberty al Campo dei Fiori lasciato morire in balia delle sue antenne è un triste esempio».
Intanto a Villa Recalcati rimarrà aperta fino al 19 novembre una mostra fotografica di Serge Brison, autore di una suggestiva serie di scatti in bianco nero che ritraggono le tracce liberty di nove città europee.
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