Vicuron: i 39 ricercatori non saranno licenziati
Rimane comunque preoccupante la situazione del centro di ricerca che, secondo i sindacati, rischia la dismissione
Erano alle porte del licenziamento, ma tutto sembra essere rientrato nella normalità: i 39 ricercatori della Vicuron Pharmaceutic non saranno più licenziati come annunciato qualche mese fa. La comunicazione è arrivata ai dipendenti direttamente in una lettera da parte dell’azienda. Ma la situazione, secondo i sindacati, rimane comunque preoccupante, tanto da non sapere quale potrà essere il futuro del centro di ricerche di Gerenzano, tanto da avanzare persino delle ipotesi di dismissione.
«A quasi un mese dall’abbandono del tavolo della trattativa da parte della società, la medesima ha comunicato in una lettera la volontà di non procedere più al licenziamento collettivo di 39 dipendenti, interrompendo la procedura di mobilità avviata lo scorso 23 agosto – spiegano le rappresentanze sindacali dell’azienda -. Non c’è comunque da stare allegri: la comunicazione della società cala in uno scenario di fitte nebbie che non dà spazio all’ottimismo. Infatti, il futuro del Centro di Gerenzano continua a rimanere ignoto e l’azienda – da oltreoceano – ha fatto sapere che sta valutando diverse opzioni, senza però fornire indicazioni né sul loro contenuto, né sui tempi della loro realizzazione. Al momento, i lavoratori del Centro attendono ancora una risposta alle loro richieste di informazioni, espresse in una lettera inviata lo scorso 21 ottobre a George F. Horner III, amministratore delegato di Vicuron».
L’incertezza sembra quindi rimanere, anche se i 39 ricercatori non saranno più posti in mobilità. Infatti, permangono i licenziamenti per i dirigenti del Centro di ricerca: «Contribuisce al senso di incertezza la recente consegna di lettere di licenziamento alla maggioranza dei dirigenti del Centro, che risulta così impoverito di figure di riferimento, a cui si aggiunge la mancata risposta dei vertici aziendali alla convocazione da parte della Commissione IV Attività Produttive della Regione Lombardia. Alla luce di tutto ciò, la revoca della procedura di mobilità è ben lontana dall’essere una soluzione positiva della vicenda e restano forti i timori dei lavoratori di una possibile dismissione del Centro Ricerche di Gerenzano».
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