Villa Recalcati “vende” Sogeiva
La quota azionaria della spa verrà acquisita da Prealpi Servizi. Perplessità da parte della minoranza
Un introito di 7 milioni e 760 mila euro. E’ questo l’importo che entrerà nelle casse della Provincia di Varese dopo che l’assemblea, nell’ultima seduta, ha licenziato un provvedimento che di fatto dà il via libera alla cessione della proprietà di Sogeiva Spa.
Un 50.55 per cento delle quote che l’ente di piazza Libertà cederà all’unico acquirente pubblico che si è fatto avanti per l’acquisto delle 85.950 azioni che detiene Villa Recalcati, vale a dire Prealpi Servizi (il cui capitale è interamente detenuto dalle ex municipalizzate di Varese, Busto Arsizio e Gallarate).
Il provvedimento è stato votato a maggioranza al termine della discussione che ha visto la minoranza scettica sui tempi dell’operazione.
«Perché vendere Sogeiva?» -ha chiesto il consigliere di Rifondazione Vittorio Solanti, un «gioiellino che non ha debiti ed è in buona salute?».
Dai banchi dell’opposizione anche Giovanni Disperati della Margherita era dubbioso sul provvedimento in discussione: «L’acquirente, Prealpi Servizi, è in grado di garantire che Sogeiva continui ad erogare i servizi che tuttora offre? – ha chiesto Disperati – La Provincia si faccia carico di garantire questi standard».
Prima della votazione, a rispondere ai quesiti ci ha pensato lo stesso Reguzzoni. «Il motivo per cui oggi decidiamo della vendita delle quote azionarie di Sogeiva in nostro possesso non è quello di far cassa – ha esordito il numero uno di Villa Recalcati – . La Provincia ha maturato un ruolo nuovo nella gestione delle acque e non può essere ente controllore e controllato al contempo: non possiamo essere coordinatori dell’Ato (Ambito territoriale ottimale, la suddivisione del territorio per la gestione del ciclo delle acque ndr), e allo stesso tempo proprietari di Sogeiva.
La scelta di Prealpi servizi è un passaggio obbligato dal momento che nessun altro acquirente pubblico si è fatto avanti e il panorama provinciale non permetteva alle singole municipalizzate di acquistare».
Presto Sogeiva non farà più parte del patrimonio della Provincia, quindi, anche se Reguzzoni stesso promette che l’introito frutto della vendita verrà messo a bilancio per opere da destinare a infrastrutture del territorio e alla viabilità provinciale.
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