Il primo Hospice della provincia nasce a Gallarate

Inaugurata in mattinata l’Unità di Cure Palliative Altachiara nata dalla collaborazione di 3Sg-Camelot, Comune, Provincia e Regione. Ospitalità gratuita ai malati terminali di cancro e ai familiari

C’era grande fermento oggi a Gallarate per l’inaugurazione della nuova Unità di cure palliative- Hospice Altachiara. Ricalcando il modello inglese nato vent’anni fa, l’Azienda Servizi Socio Sanitari 3SG- Camelot, con la collaborazione dell’Amministrazione di Gallarate, della Provincia e della Regione ha infatti aperto oggi al pubblico la struttura, in Via Padre Lega.

L’unità di cure palliative è il primo esempio nato nella provincia di Varese di struttura adibita all’assistenza per malati terminali oncologici. L’accreditamento da parte della Regione, che garantirà la copertura di tutte le spese di degenza per malati e parenti da parte del sistema sanitario nazionale, è arrivato direttamente dall’assessore Buscemi durante la cerimonia e mercoledì sarà approvato dalla giunta di Gallarate.

Il centro Altachiara, costruito su due piani di cui uno ancora in fase di ristrutturazione, potrà ospitare otto pazienti (ma entro pochi mesi ci saranno altri quattro posti) ed è dotato di camere singole con un letto "tecnologico" per il monitoraggio del malato e uno per i familiari che potranno prestare assistenza anche 24 ore su 24, bagno privato, spazio cottura e televisione. Curati nel minimo dettaglio anche gli ambienti comuni come la sala per la terapia di gruppo e quella con l’home theatre, o il bagno tecnologico dotato di vasca da bagno e luce ai raggi infrarossi per favorire l’eliminazione di sostanze tossiche dal corpo. Il personale medico sarà composto da un medico sempre presente, da infermiere e operatrici socio sanitarie e da uno psicologo presente otto ore al giorno.

Unanimi i commenti delle autorità intervenute in rappresentanza della Regione, con l’assessore regionale alla Sicurezza, Polizia Locale e Protezione Civile Buscemi, della Provincia con l’assessore ai Rapporti Comunitari Bosco, della città di Gallarate con il sindaco Mucci e del dirigente generale della 3SG, Giancarlo Durante. «Questa è un’opera che rende giustizia a questo quartiere e alla città di Gallarate e che speriamo possa assolvere a compiti di umanità che a volte vengono lasciati in secondo piano».

«Questo centro – ha commentato Buscemi – è l’esempio perfetto di come forti sinergie fra pubblico e privato possano produrre risultati di alto livello. Fino a pochi anni fa questo edificio di patrimonio pubblico era abbandonato a se stesso in stato di decadimento».

Molto sentite anche le parole di Monsignor Franco Carnevali, prevosto della città di Gallarate che, benedicendo la struttura, ha detto che la realizzazione di questo centro dimostra «una nuova attenzione verso la vita delle persone, anche quando queste non sono più produttive, ma necessitano di cura e assistenza senza poter offrire in cambio una ricompensa».

 

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 19 Febbraio 2005
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.