Il sindacato dei vigili solidale con il comandante

Una nota del D.I.C.C.A.P. entra nel merito della questione che ha portato alla rimozione di Mauro Manfroni

Riceviamo e pubblichiamo

Con riferimento all’articolo pubblicato ieri sul vostro quotidiano, al fine di chiarire quanto accaduto in questi mesi tra gli appartenenti al Corpo di Polizia Locale e l’Amministrazione comunale di Gavirate, la sottoscritta Cristina Scolari, in qualità di rappresentante sindacale D.I.C.C.A.P, specifica quanto segue:

 

·        In data 14 luglio 2005, dopo la sospensione dello stato di agitazione degli iscritti al sindacato DICCAP, veniva effettuata una riunione tra gli appartenenti al Corpo di Polizia Locale e il Vice Sindaco Simone Foti.

A seguito della promessa fatta dallo stesso Foti di assumere, a far data dal 1 agosto,  un agente a tempo determinato per sostituire la collega distaccata all’ufficio tecnico, assunzione necessaria per permettere l’effettuazione delle ferie estive al personale di Polizia Locale in maniera meno disagiata, e di  reintrodurre, dal 1 settembre, il servizio reperibilità, sospeso con atto unilaterale dall’amministrazione stessa in data 26 aprile 2005, gli agenti davano la propria disponibilità all’effettuazione del progetto sicurezza (progetto che prevedeva l’introduzione nel periodo estivo di turni serali e notturni),

·        In data 15 luglio, nel corso di un consiglio comunale, il Vice Sindaco annunciava il raggiungimento dell’accordo nei termini sopra descritti, tant’è che già nel corso della stessa serata veniva svolto, da parte degli agenti, il primo servizio serale.

·        In data 30 agosto, dopo aver svolto regolarmente il progetto sicurezza per tutta la seconda metà di luglio e per l’intero mese di agosto, il Comandante del Corpo, su esplicita richiesta degli agenti, informava  il Vice Sindaco Foti che gli agenti stessi non avrebbero più proseguito il progetto in quanto le promesse fatte non erano state mantenute. L’assunzione dell’Agente a tempo determinato non era infatti avvenuta e il servizio di reperibilità, che avrebbe dovuto essere reintrodotto dal giorno successivo, non era stato programmato. Era giunta solo una lettera, in data 29 agosto, con la quale il Vice Sindaco chiedeva al Comandante di studiare nuovi metodi applicativi e più efficaci per l’eventuale reinserimento di tale servizio.

·        In data 08 settembre, su richiesta dell’Amministrazione, veniva effettuata un ulteriore riunione con gli appartenenti al Corpo di P.L., nella quale il Vice Sindaco imputava il non rispetto degli accordi raggiunti all’assenza di vari Assessori e del Direttore Generale per le ferie, assenze che a suo dire avrebbero impedito, per mancanza del numero legale, l’effettuazione della seduta di giunta in cui deliberare l’assunzione dell’agente che quindi avrebbe potuto avvenire, visti i tempi tecnici per lo svolgimento della selezione, solo in data 01 ottobre. In nessun modo veniva invece giustificato il perché della tardiva richiesta, fatta al Comandate, sul servizio reperibilità, pur apparendo evidente che una richiesta di esaminare un nuovo sistema di reperibilità inoltrata in data 29 agosto non poteva portare alla reintroduzione del servizio a far data  dal 1 settembre.

Nel corso della stessa riunione, alla quale erano presenti, oltre al Vice Sindaco, Il Sindaco, il Direttore Generale e l’Assessore al commercio, veniva espressamente chiesto cosa ci fosse di vero nelle voci, circolanti insistentemente in paese e nei comuni limitrofi, riguardanti un’imminente sostituzione del Comandante, a tale richiesta il Sindaco e il Vice Sindaco rispondevano espressamente che, pur essendoci stati dei contatti con alcune persone, non vi era nulla di scritto e che si trattava semplicemente di un’eventualità.

Gli Agenti dichiaravano quindi di essere disposti, nonostante il non mantenimento dei tempi degli accordi presi in data 14 luglio, e nonostante le pesanti ed eccessive sanzioni disciplinari comminate agli agenti per non aver effettuato prestazioni di lavoro straordinario illegittimamente richiesto dall’amministrazione (sanzioni per le quali sarà depositato ricorso presso la direzione provinciale del lavoro) a svolgere nuovamente il progetto sicurezza e qualsiasi altro progetto utile alla cittadinanza voluto dall’amministrazione, a patto che venisse garantita la posizione del Comandante Manfroni. 

·        In data 19 settembre la giunta deliberava di approvare la richiesta di mobilità esterna della Sig.ra Algiati Lorenza ( inoltrata dalla stessa in data 26 giungo 2005, ciò in totale dissonanza da quanto dichiarato dall’amministrazione  in data 08 settembre) a far data dal 01 ottobre 2005 e di rimuovere dall’incarico di responsabile il Comandante Mauro Manfroni, pur avendo lo stesso sempre raggiunto gli obiettivi di bilancio e pur non avendo lo stesso mai ricevuto alcuna contestazione d’addebito.

 

Per quanto sopra esposto, come rappresentante sindacale unitamente ai miei colleghi iscritti al sindacato, vista la malafede dimostrata dall’amministrazione in tutti questi mesi, prendo atto della definitiva rottura dei rapporti con la stessa, ed esprimo la nostra piena solidarietà al Comandante Manfroni, che verrà tutelato legalmente nelle sedi più opportune, a cui va tutto il nostro apprezzamento per l’onesta e l’integrità con cui ha saputo gestire il Corpo di Polizia Locale in questi anni.

 

 

 

 La rappresentante D.I.C.C.A.P

Cristina Scolari

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Settembre 2005
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