2005, Varese è andata in bicicletta

La città si veste con l'iride nella stagione della consacrazione di Basso e della TreValli firmata Garzelli. Il Varese risale, la Pro tentenna. Basket tra alti e bassi

Lo sport varesino del 2005 ha una caratteristica dominante: quello appena trascorso è stato l’anno del ciclismo. L’evento principale è quello che per ora è solo nelle menti e nei programmi di tutti gli sportivi della nostra provincia: parliamo ovviamente del Mondiale 2008, assegnato alla Città Giardino a mezzo secolo di distanza da quello organizzato nel 1951. Un riconoscimento ad una terra che dai tempi eroici di Ganna, a quelli attuali di Ivan Basso ha sempre regalato a questo sport campioni di primo piano, con il massimo raggiunto dal campionissimo Alfredo Binda. E a livello di risultati proprio "Ivan il terribile" da Cassano Magnago si è consacrato sul massimo palcoscenico mondiale. Come dimenticare il suo Giro di grandi gioie (due giorni in rosa, due vittorie) e di altrettanta amarezza per il malore che gli ha fatto perdere il trionfo finale? Oppure il secondo posto al Tour dietro Armstrong e il dominio al Giro di Danimarca? Ma il 2005 ha anche riportato un varesino sul gradino più alto del podio della Tre Valli: Stefano Garzelli che piazza la stoccata vincente a Campione. E poi le stagioni positive degli altri "prof", il successo organizzativo delle gare provinciali come la Bernocchi, il GP di Carnago e quello di Caravate.

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Nel calcio le notizie più belle sono quelle che arrivano da Masnago e dintorni: il Varese ha iniziato la sua risalita, prima attraverso l’Eccellenza (e qualche aiuto del Palazzo che era mancato colpevolmente nel 2004) e ora con un campionato di serie D giocato da protagonista assoluto. Un applauso va tributato a Maroso, ai Sogliano, a Mangia e ad un gruppo che ha riportato spettacolo e passione al Franco Ossola. Sulla scia dei biancorossi vola anche la Solbiatese di Tufano dopo la salvezza in extremis del campionato passato grazie alla bandiera Marsich.
In chiaroscuro l’anno solare della Pro Patria, massima rappresentante del nostro calcio, in serie C1. I tigrotti hanno prima disputato una stagione più che discreta, conclusasi a metà classifica. Il nuovo torneo però ha messo in luce diverse pecche del mercato estivo alle quali, va sottolineato, si è aggiunta tanta sfortuna sottoforma degli infortuni che hanno ridotto all’osso la rosa di mister Discepoli.

Un altro anno di limbo per la Pallacanestro Varese (foto: www.simoneraso.com), che ha compiuto 60 anni ricchi di trionfi. Uscita senza applausi dalla stagione scorsa (brutte sconfitte in Uleb e Coppa Italia) e salvatasi per il rotto della cuffia in campionato, la squadra biancorossa ha ritrovato nuova linfa quest’estate. Una buona campagna acquisti condotta dal trio Claudio Castiglioni-Magnano-Oioli, l’arrivo dello sponsor Whirlpool e alcune vittorie pesanti hanno fatto sognare nei mesi autunnali. Un magic moment ridimensionato nelle ultime uscite stagionale.
In serie B2 l’altra grande squadra cittadina, la Robur et Fides, ha sfiorato la promozione, un risultato mancato davvero per un soffio nella finale con Bergamo. I gialloblù del presidente Corti, che vantano anche un eccellente settore giovanile, ci stanno riprovando in questa stagione, per ora con ottimi risultati in un campionato dove la Robur Saronno lotta con onore per non retrocedere.

La notizia che nessuno avrebbe voluto sentire è invece quella della sparizione dei Mastini Hockey che, giusto 10 anni fa, alzavano nel cielo di Trencin la Federation Cup. L’unico club italiano a trionfare in Europa oggi non esiste più, dopo aver giocato una Serie A a livelli medio alti. L’infinita querelle del palaghiaccio e il disimpegno improvviso (e per questo colpevole) della famiglia Colombo hanno interrotto una grande storia di sport. Per fortuna l’impegno di un solido gruppo di genitori ha salvato il settore giovanile: su questi ragazzi e sul tentativo messo in atto da un gruppo di tifosi si basano le speranze future.

Nella pallavolo qualche delusione per DiMeglio e Cassano le quali non hanno centrato l’obiettivo promozione sperato a inizio anno. Un obiettivo centrato dal Volley Team Castellanza risalito in serie B2. E Busto si è confermata "città sottorete" ospitando la Nazionale di Montali in World League e proponendosi come futura "Coverciano del volley".

Buone notizie arrivano dalle piscine. Se gli sport acquatici negli anni scorsi erano legati soprattutto agli exploit individuali di Viola Valli o degli apneisti (Genoni, Pellizzari, Battaglia), il 2005 ha visto alla ribalta le squadre. Quella della Von di pallanuoto femminile propone la star Manuela Zanchi (foto) per il torneo di A2, quella dell’Ispra Nuoto guadagna posizioni nel ranking nazionale grazie all’ingaggio di Emiliano Brembilla.
Nei motori si registra una flessione in ambito delle due ruote dove le Mv impegnate in diversi campionati non hanno mantenuto le promesse. Il Varesotto ha perso anche l’organizzazione della tappa del mondiale cross al Ciglione della Malpensa, una mossa da imputare alle "beghe" della federazione. Nelle auto prosegue con successo la storia dei rally corsi sulle nostre strade, anche se a trionfare è stato per due volte il comasco Roncoroni. Il nostro Giacomo Ogliari intanto continua a brillare in tutta Italia mentre in pista Max Papis continua l’avventura sui circuiti americani.

Il canottaggio ancora una volta ha riservato sorrisi agli atleti di casa nostra. Le società principali continuano a mietere successi in campo italiano, oltre a fornire vogatori alle Nazionali azzurre. Citiamo qui i medagliati nelle rassegne mondiali. Tra gli under23 troviamo l’oro di Giorgio Tuccinardi, gli argenti di Pierpaolo Frattini ed Erika Mai ed il bronzo di Andrea Macchi. A livello assoluto il massimo risultato è arrivato dal gaviratese Jiri Vlcek, oro sull’otto pesi leggeri. Argento per Frattini e bronzo sulla nuova imbarcazione (4 senza pesi leggeri) per Elia Luini. Un argento è arrivato anche dal mondiale per diversamente abili con il singolo di Marco Re Calegari (foto da www.canottaggiovero.org).
Il poliedrico atleta è stato la punta di diamante di un movimento di cui si parla sempre troppo poco: Varese ora si stringerà attorno ai ragazzi del wheelchair hockey che si apprestano a disputare le Paralimpiadi invernali. Senza dimenticare nuotatori, atleti (la "Tre ruote intorno al lago" ne ha radunati centinaia), ciclisti, sciatori e tutti i dirigenti, tecnici, genitori e sponsor che rendono possibile la sopravvivenza dei gruppi sportivi.

Nelle altre discipline un plauso va alla Faro Skating Club, sempre sulla breccia con i suoi pattinatori e capace di organizzare il campionato Europeo delle specialità a rotelle. Annata di attesa per i fratelli Lauri che si preparano ad un 2006 da protagonisti del ring.
Gli sport della palla ovale hanno fatto segnare alcuni passi importanti. Le giovanili di Italia e Irlanda di rugby hanno dato vita a un match inserito nel circuito del "Sei Nazioni" a Masnago. Gli Skorpions hanno disputato stagioni eccezionali sia a livello di prima squadra, sia con l’under 21 giunta a un passo dallo scudetto. La nostra provincia ha poi fatto capolino ai Mondiali di atletica leggera con Gianni Carabelli che ad Helsinki è arrivato sino in semifinale, poi è stato tradito dal penultimo ostacolo.

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Pubblicato il 31 Dicembre 2005
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