«A noi di Mani Tese interessa il destino del mondo»

La solidarietà passa prima dallo stomaco e poi dalle parole. Lo sanno bene i ragazzi del gruppo "Mani Tese" di Malnate che, fuori da ogni retorica natalizia, per una sera hanno lasciato il campo a maccheroni, lasagne, salami, insalata russa e intingoli vari. Una tavola imbandita con gli avanzi dei pranzi di Natale per una cena  il cui ricavato (l’ingresso era a offerta libera) è stato devoluto ai progetti di soccorso ai villaggi indiani colpiti dallo tsunami. Un gesto di solidarietà chiaro, bello e pulito, e al tempo stesso un messaggio di sobrietà in un periodo dell’anno in cui la sobrietà ha il sapore di una bestemmia.
«Volevamo fare un’iniziativa che non fosse stucchevole – dice Giacomo Petitti, volontario del gruppo – un segnale che va in direzione anche del nostro quotidiano, spesso così sprecone e poco attento al riciclo».

La serata, che ha sfidato e vinto anche l’insidia della neve, si è svolta nei locali della Coop di Malnate, alla presenza del sindaco Olinto Manini e del vicesindaco Luca Rasetti che, dopo la cena  improvvisandosi attori, hanno recitato con i ragazzi la fiaba "Tikki la mangusta”, ispirata alla tragedia di un anno fa. «Noi abbiamo fatto più cose belle che lucrose – aggiunge Ricky Zanzi, coordinatore del gruppo -. Il Comitato pro vittime dello Tsunami in città ha  raccolto 16 mila euro, a cui se ne  sono aggiunti altri 5 mila stanziati dal Comune, a dimostrazione di una solida collaborazione tra il nostro gruppo e  le istituzioni».

Nato tre anni fa, il gruppo "Mani Tese" di Malnate non è stato il risultato di un passaggio di testimone tra generazioni. Ne fanno parte ragazzi e ragazze, compagni di università che hanno rafforzato il loro legame di amicizia nell’impegno sociale. Tommaso, Ricky, Giacomo, Teo "Puddu", Katia, Ste, Martino, Ilaria, Mauro, Daniel, Michela, Chiaretta e Marcone. Facce pulite, che poco somigliano "agli sguardi cattivi dei loro padri" sessantottini e lontani mille miglia dagli stereotipi che vogliono la gioventù tutta sfaccendata, indolente e poco impegnata.

"I care", proprio così. A questi ragazzi interessa il mondo e tutto ciò che gli gira intorno. C’è chi si occupa dei gruppi di acquisto solidale (gas), c’è chi fa il volontario in Etiopia, chi fa animazione e chi attività e sensibilizzazione sul territorio. Al Global March di Firenze il gruppo "Mani Tese" di Malnate è stato definito il più simpatico, "molesto" e chiassoso d’Italia. Hanno una newsgroup e una mailing list, ma non ancora una sede (forse ancora per poco)  e così si ritrovano a casa della mamma di Giacomo. «Alcuni di noi – spiega Katia Fasolo, una delle poche ragazze e tra i fondatori del gruppo – venivano dallo scoutismo e si sono ritrovati in università a discutere in gruppi di confronto su temi legati al sociale. Una volta usciti abbiamo continuato a frequentarci nonostante non ci fosse più quel contesto e così è nato il tutto. Alcuni sono rimasti, altri se ne sono andati».
La solidarietà non si ferma alla cena degli avanzi. Il gruppo Mani Tese di Malnate dà appuntamento per il 21 gennaio al Circolo di Bosto di Varese (La Castellanza) con un concerto dei Befolk.