Massimo Ranieri “arrestato” alle Ville Ponti

Ultima settimana di riprese per la fiction L’amore spezzato, interpretata dal cantante con Anna Galiena. Il regista: “Varese set ideale”

La Guardia di Finanza entra nella lussuosa sala principale delle Ville Ponti e Massimo Ranieri viene arrestato sotto gli occhi della di Anna Galiena nella Villa Napoleonica. Poi lo “stop” urlato e deciso del regista Giorgio Serafini, interrompe la scena. Da venerdì scorso, infatti, al Centro congressi Ville Ponti, nelle sale affrescate, si sta girando una delle scene madri della miniserie in due puntate L’amore spezzato, che andrà in onda su Canale 5 nella prossima primavera. Il tutto è cominciato più di un mese fa e adesso, dopo 30 giorni di intenso lavoro, le riprese sono agli sgoccioli. Tanto che alle Ville Ponti, lunedì sera, hanno girato fino a notte inoltrata, con almeno un centinaio di comparse, vestiti da sera, scenografia di lusso, con all’esterno anche tre Ferrari.

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“E’ una scena molto importante che si svolge nel primo quarto di film – racconta a Varesenews il regista Giorgio Serafini, tra un ciak e l’altro -. Da questo momento parte la drammatica vicenda del protagonista interpretato da Massimo Ranieri”. Infatti la fiction racconta di un imprenditore tessile che fa di tutto per salvare la propria azienda e la famiglia.
Poco lontano Anna Galiena, l’altra protagonista del film (non si è voluta far fotografare dai giornalisti), attende e si guarda in giro concentrata, apparentemente in ansia. “Oggi siamo leggermente in ritardo perché stiamo aspettando i gioielli che deve indossare Anna – prosegue il regista -, ma tutto qui a Varese è andato liscio come l’olio. Era previsto che le riprese terminassero il 21 dicembre e così sarà, martedì prossimo abbiamo finito”.

Quarantuno giorni di riprese, quasi centoventi locations diverse per un tour de foce che ha costretto attori e tecnici a fare avanti e indietro per la provincia: ospedali di Varese e Tradate, Sacromonte, corso Matteotti a Varese, Busto Arsizio: “E’ stato particolarmente difficile girare nella ditta Candiani, tra i macchinari – spiega Serafini, che a primavera inizierà le riprese della terza serie di Orgoglio -, ma è stato molto bello e sono soddisfatto sia del risultato che dell’organizzazione. Inoltre, ho trovato grande professionalità da parte della Film Commission di Busto che si sono stati molto vicini in tutte le fasi produttive”.

Un altro ciak. Questa volta occorrono diverse sale della Villa e tutti, comparse non necessarie e invitati, sono costretti ad abbandonare il set. C’è tempo per un’ultima domanda, naturalmente su Varese: “E’ una città che non conoscevo pur avendo vissuto anni a Milano diversi anni, è molto bella anche se il lavoro è stato stancante: con Orgoglio ho tre mesi di riprese e i tempi sono molto più tranquilli”. Prossimamente tornerai a fare anche cinema, vero? “Certo, a settembre girerò Jazz, ma non snobbo la televisione. Rispetto al cinema l’impatto visivo e creativo è sicuramente diverso, ma credo che la tv stia diventando il mezzo con cui raccontare storie popolari, come questa che stiamo girando”.
Non c’è più tempo. Sono arrivati i gioielli, tutto è pronto per la scena e Serafini riprende a urlare deciso: “Azione!”

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Pubblicato il 12 Dicembre 2005
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