Mi: dall’oriente la Miss Mondo che non potrete mai toccare

Mentre si eleggeva Miss Mondo, internet trovava la sua donna virtuale. Giapponese, bellissima e decisamente impegnata...

Si chiama Mi: è determinata, è stupenda, è una Miss Mondo, e non potrete mai averla. Niente di nuovo: ora non vogliamo sminuirvi, ma dubitiamo che tutti voi abbiate il fascino necessario a far cadere tra le vostre braccia una Miss Mondo. Ma in questo caso il corteggiamento è fuori discussione, perché Mi è sì la più bella di un mondo, ma di quello virtuale.

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Mi: Miss Mondo Digitale 2005 4 di 4

 

Proprio nella stessa giornata dell’elezione di Miss Mondo “Reale” (una islandese dal nome ben più complicato, Unnur Birna Vilhjalmsdottir), infatti, sul web è stata incoronata la donna digitale più bella. In tante hanno partecipato, decine di donne che in molti sognerebbero: perfette, dicono solo quello che vogliamo, non occupano il bagno per ore, non chiedono regali e, soprattutto, sono decisamente facili da “scaricare”.

 

La vincitrice Mi, poi, definisce un canone di bellezza decisamente significativo. Non è bionda, non ha gli occhi azzurri e, soprattutto, non è occidentale. Con i suoi occhi a mandorla, e il suo succinto abito da Geisha del 3000, ha battuto bellezze “mediterranee” come l’italiana Patrizia, o l’eleganza della francese Lea Duvall. Insomma, sembra che anche i canoni di bellezza, come tante altre cose, si stiano orientalizzando, perché Mi è giapponese.

 

Anche nel mondo digitale, quindi, i tempi sono già cambiati dal regno incontrastato di Lara Croft, che nel frattempo si è fatta vari “lifting” per somigliare maggiormente ad Angelina Jolie. E al suo trono si avvicinano l’eroina di Final Fantasy (Aki Ross), la sanguinaria Alice di Resident Evil e un’infinità di nuove fanciulle di bit.

 

L’hanno scorso la corona di Miss Digital era sulla testa della cilena Katty-ko, prima vincitrice del concorso ideato da Franz Cerami. Obbiettivo della manifestazione è quello di creare nuovi personaggi, da sfruttare attivamente nel mondo dello spettacolo. E la cosa non è più una semplice fantasia: già cinque anni fa, in Giappone, spopolò Kyoko Date, la prima cantante virtuale con migliaia di dischi venduti, mentre in Gran Bretagna Ananova era l’anchor woman preferita da molti.

 

Il creatore di Mi, il celebre designer Ichi Yoshimoto, grazie alla vittoria della sua creatura ha guadagnato ben 5mila dollari. Insomma, roba da mettersi a fare il casalingo e lasciar portare a casa lo stipendio a Mi. Che, poverella, sembra abbia già un’agenda fin troppo fitta, tra provini per film, videogiochi e spot pubblicitari. Ma, probabilmente, non si lamenterà affatto…

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Dicembre 2005
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