Abusi sui minori: “Giù le mani dai nostri bambini”

Incontro pubblico su un tema scomodo come la pedofilia: la Lega rilancia l'allarme e loda la recente legge che inasprisce le pene

Il Carroccio inizia a Fagnano la sua campagna contro un gravissimo fenomeno che suscita un forte allarme sociale: la pedofilia.

Se ne è parlato ieri sera nel convegno su "pedofilia, abusi in famiglia e Internet, prospettive e prevenzione", tenutosi nel salone delle Scuole Fermi con un autorevole tavolo di relatori.

Aumentano le violenze sui bambini, sulle bambine in particolare, come emerge dai grafici e dai video proiettati, e la cosa più triste è che la maggior parte degli atti vengono subiti fra le mura domestiche: si nota inoltre l’uso di Internet da parte dei pedofili per scambiarsi video e immagini, come dimostrano nuemrose indagini di polizia, ma anche per tentatre di adescare in chat i minori.

"Ero incerto se venire a questa tavola rotonda, soffro solo a pensarle queste violenze, figuriamoci a parlarne, ma è giusto smuovere le coscienze", dice il n°1 dell’Asl di Varese dott. Pierluigi Zeli.

Le cifre snocciolate dalla criminologa Samuela Besana e dalla psicologa Elena Frigerio sono davvero allarmanti, oltre ad aver ben spiegato il profilo del pedofilo e ciò che lo spinge a fare dei bambini oggetti di un desiderio sessuale deviato, fino ad abusarne.

Il giudice della procura di Varese Giuseppe Battarino, seduto tra il pubblico, è intervenuto raccontando episodi concreti incontrati in tribunale ed ha stigmatizzato le incoerenze degli apparati repressivi e del processo penale: "un motore potente, ma con le ruote quadrate", aggiungendo che "i messaggi sessuali che ci bombardano sui media, creano i presupposti perchè menti deboli poi ci caschino".

 

Molto interessante anche l’intervento dell’on. Carolina Lussana, capogruppo in Commissione Giustizia della Camera che ha seguito tutto l’iter parlamentare dalle commissioni all’approvazione nei due rami del parlamento della nuova legge sulla pedo-pornografia, fortemente voluta dal ministro Castelli e dalla Lega. "Sono state aumentate le pene, è stata alzata l’età di condanna, è stata alzata anche la minore età fino a 18 anni e si definisce finalmente il passaggio del reato di pedofilia a reato contro la persona e non solo contro la morale, come avveniva fino al mese scorso. "È un omicidio, è la morte dell’anima, è uno shock molto grave che turba l’esistenza di una persona e che dura tutta la vita".

Pertanto, si conclude che serve maggior severità sia nelle pene, sia nel controllo sociale, partendo dalla famiglia, alla scuola e al territorio.

La pedofila è un concetto molto vasto che deve coinvolgere il livello educativo, scolastico, sanitario, legislativo e politico. Tutti questid evono lavorare uniti per debellare una piaga la cui estensione era evidentemente stata sottovalutata, dal momento che i dati la danno purtroppo in crescita nel nostro paese, parallelamente alla crescita della consapevolezza del reato e dei diritti dei minori.

Fabio Rizzi e Fausto Bossi, coordinatore della serata hanno condotto un vivace ed intenso dibattito che ha avuto attenzione e partecipazione del pubblico, attivo anche con numerose domande.

Significativo lo slogan riprodotto sui manifesti del partito apposti sui muri della sala, "Giù le mani dai nostri bambini".

Su questo la Lega Nord fagnanese ovviamente sottoscrive il suo impegno, e continuerà anche in futuro a proporre temi di grande rilevanza ed interesse sociale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Febbraio 2006
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