Acqua azzurra, acqua “amara”
Il Verbano salito di 10 centimetri, ma attese le precipitazioni per rimettere a regime gli acquedotti e spazzare via le polveri fini
Provincia ancora in crisi idrica. E non bastano le previsioni meteo che danno acqua – e anche neve a partire dai 600 metri – per mercoledì, giovedì e forse anche nel weekend. Il problema resta la difficoltà con cui la neve si scioglie a causa del freddo che resta ancora intenso. Cartina tornasole di questa situazione è il Verbano che nel corso dell’ultima settimana si è alzato di 10 centimetri. Ma forse la pioggia non basterà. Alcune aree della provincia, a macchia di leopardo, sono al limite. Nel giorni scorsi la zona attorno a Varese è rimasta a secco. Ad oggi migliora la situazione a Bodio Lomnago, dove autobotti dei pompieri nel corso del weekend hanno dovuto riempire i serbatoi di una casa di riposo. «La situazione si è normalizzata, infatti è stata revocata la chiusura notturna dell’acquedotto, praticata per due notti – spiega il sindaco Liborio Rinaldi. Anche la Casa di Riposo Villa Puricelli è ora collegata nuovamente all’acquedotto e sono terminati gli interventi d’emergenza con la cisterna dei vigili del fuoco.
In questi giorni è stato fatto uno splendido lavoro di gruppo tra i tecnici comunali, la prefettura, i vigili del fuoco e Aspem, che ha permesso di ridurre al massimo i disagi e di superare rapidamente l’emergenza.
Anche la popolazione, costantemente informata, ha risposto con grande senso di responsabilità».
E anche la vicina Daverio sta facendo i conti con la penuria idrica, tant’è che il sindaco Ambrogio Ghiringhelli sta attendendo i risultati delle trivellazioni che Aspem sta compiendo per verificare la possibilità di attivare nuovi pozzi.
Intanto anche in altre zone della provincia continuano gli approvvigionamenti. A Malnate tornano le cisterne per dotare di acqua potabile la parte alta del paese. Proprio come sta accadendo a Marchirolo, dove i vigili del fuoco di Varese hanno per oggi programmato diversi approvvigionamenti idrici a favore del centro Aisel, rimasto a secco. Anche in questo caso la parte alta del paese ha l’acqua solo per alcune ore al giorno.
Si spera nelle piogge anche per il problema delle polveri fini. I valori sono ritornati alti a Varese e Saronno ieri a 85 microgrammi per metro cubo d’aria; livelli più alti, invece, quelli rilevati nell’area del Sempione: a Busto Arsizio 117 e Gallarate 104 microgrammi.
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