Cigno trovato morto nel Lago Maggiore

Il servizio veterinario sta analizzando il corpo del volatile. Il responsabile dell'Asl: «Prematura ogni valutazione, risultati nel fine settimana»

Un cigno è stato trovato morto nel Lago Maggiore all’altezza della città piemontese di Verbania, nella giornata di ieri, da un privato che ha subito segnalato la presenza del volatile alle autorità sanitarie. La macchina dell’Asl si è messa immediatamente in moto per verificare la causa del decesso.

A confermare la veridicità dell’episodio è il responsabile della sanità animale dell’Asl verbanese Antonio Realini che si sta occupando del caso: «Naturalmente è presto per dire di cosa si tratta – ha detto Realini – intanto sul cigno si stanno eseguendo tutti gli accertamenti di tipo anatomo-patologici del caso e solo per il fine settimana si potrà essere più certi sulla causa del decesso».

Nemmeno una parola sulla possibilità che si tratti di influenza aviaria il temuto virus H5N1 – che resta per il momento l’ipotesi più remota; ma la guardia resta alta in tutti i distretti sanitari. Va ricordato che la trasmissione da animale selvatico a uomo  non è mai avvenuto in quanto gli animali selvatici sono portatori sani del virus da sempre. Il pericolo è il passaggio del virus da animale selvatico ad animale domestico vista la contiguità con l’uomo.
Seguendo quanto già affermato dagli esperti, nelle zone umide prealpine  vivono, come animali stanziali, numerose comunità di cigni. Le specie migratorie che arrivano dall’Est Europeo, o dalla Russia scelgono solitamente la fascia adriatica o il Sud Italia come luogo di destinazione delle migrazioni.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Febbraio 2006
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