E Paragone sbaglia il maglione

Piccolo incidente diplomatico a margine del congresso: la bandiera italiana sfoggiata dal direttore della "Padania" fa irritare qualche militante

E’ inquietante che le vignette su Maometto infiammino gli animi, ed è inquietante che la bandiera italiana (sì, la bandiera italiana non quella turca o quella irachena) infiammi talmente gli animi di qualche giovane padano da costringere gli uomini del servizio d’ordine ad intervenire.
E’ accaduto anche questo a margine del congresso dei Giovani Padani.. In pochi se ne sono resi conto, ma per la cronaca è giusto che lo si racconti anche a  chi era rapito dai discorsi del coordinatore di turno.
Gianluigi Paragone, direttore del quotidiano “La Padania” fa il suo ingresso a teatro, intorno alle 17; in pochi lo notano fino a quando non cambia postazione e non si avvicina al gruppo dei giornalisti che attende l’arrivo di Bossi. Paragone indossa un maglione uguale a quello di tanti altri, quello, per intenderci lanciato da Lapo Elkann: scritta centrale (Fiat, Lombardia, Milano, Varese….) divisa da una zip, e (qui la disattenzione del giovane direttore) sulla spalla una piccola bandiera tricolore.
Una manata, non molto amichevole, sulla spalla di Paragone e poi un piccolo coro di “Italia, Italia vaffa….”. Un bel momento, non c’è che dire.
Il direttore Paragone si mette in disparte e il giovanotto che ha fomentato il coro viene allontanato dal teatro. All’uscita il ragazzo urla, sbraita contro quella bandiera mostrata con così tanta “sfrontatezza” proprio dal direttore della “Padania”, molla calci alla porta vetrata e rovescia posaceneri sotto l’occhio attento dei poliziotti che cercano di calmarlo.
Eh sì, i giovani padani sono anche questo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Febbraio 2006
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