Elezioni amministrative, l’incertezza regna sovrana

Gli schieramenti si mantengono abbottonati: si tratta, si ipotizzano candidature, ma di concreto ancora nulla

La politica bustese non offre ancora, almeno per il momento, grandi certezze in vista delle prossime elezioni amministrative, previste in maggio. Da destra a sinistra si parla di possibilità, si tratta, si tessono alleanze, si vocifera di candidature, ma nulla più. Intanto il commissario prefettizio Guglielman lavora in silenzio a Palazzo Gilardoni (quando c’è, visto che è ancora costretto a fare il pendolare con la Sicilia).

In fatto di candidature, nel centrodestra al momento sono stati fatti due nomi: quelli dell’ex sindaco Gianfranco Tosi, già per nove anni alla guida del Comune con due monocolori leghisti, e quello di Angelo Carenzi, già direttore dell’ospedale cittadino e segretario cittadino della Democrazia Cristiana.
"Ma al momento, in mancanza di accordi condivisi, si tratta di fantasie" avverte Franco Castiglioni, segretario cittadino di Forza Italia. "Questo di avanzare candidature prima ancora di essersi confrontati è uno sport che non mi interessa. Prima si discute dei programmi da condividere, poi delle persone che li dovranno implementare" commenta Castiglioni. E anche il segretario provinciale del Carroccio Tarantino si tiene abbottonatissimo: "Non abbiamo ancora iniziato il confronto sui programmi, parlare di candidature sarebbe prematuro". Però qualcuno già lo fa: è il totosindaco che si scatena. E il fatto che Tosi venga riproposto, se da un lato sembra denunciare la nostalgia per un governo della città solido e duraturo – ma si trattava pur sempre di un monocolore – , non appare esattamente un’apertura fiduciosa al futuro.

Il
centrosinistra attende stasera per chiarire la propria posizione: se
Rifondazione e i Comunisti italiani scioglieranno le proprie riserve si
potrà andare al voto uniti, con un programma e candidature condivise:
ma la strada da compiere per risanare le divergenze del passato è
molta. La proposta di un tavolo programmatico piace ad entrambe le
parti, moderati e radicali, ulivisti e comunisti: quella di un tavolo
politico delle segreterie richiede un attimo di riflessione in più,
perchè condividere un programma di massima può essere relativamente
semplice, più difficile è trovare un accordo complessivo sulle
candidature a sindaco e la lista.

La Voce della Città si riunirà venerdì per scegliere il proprio
candidato: e non appare del tutto scontato che si tratti di Audio
Porfidio, fondatore del movimento, dal momento che vi sono candidature alternative. Anche qui, per avere indicazioni
precise, occorrerà attendere ancora.

Per quanto attiene infine lo schieramento, ancora teorico, che dovrebbe sostenere l’ex sindaco Luigi Rosa, i Comitati di quartiere appaiono ancora profondamente divisi sul da farsi. La maggioranza interna sembra incline ad andare al voto con una propria lista in supporto dell’ex primo cittadino, nel timore di essere schiacciati e marginalizzati dal vincitore, chiunque esso sia; una minoranza tra gli esponenti dei comitati ritiene invece un grave errore la politicizzazione di questo luogo di rappresentanza dei cittadini dei rioni.
Intanto Rosa perde la poltrona, ma non il vizio: in mattinata era a visitare il cantiere in apertura in piazzale Crespi, e riferisce di stare tastando il polso della città, come era solito fare quando sedeva sulla poltrone rovente di Palazzo Gilardoni. "Non sono in standby, ma sempre in movimento" dichiara Rosa: e gli si può credere. Per dirla alla Moretti, durante il limbo pre-elettorale "fa cose e vede gente" prima di ufficializzare la (ri)discesa in campo, tenendo fede alla richiesta, giuntagli da vari sostenitori, di continuare ad impegnarsi per la città. "Ma sia chiaro: al momento vado per la mia strada, e non voglio essere d’imbarazzo a nessuno" dichiara l’ex sindaco, conscio delle polemiche in corso fra i Comitati e anche in alcuni gruppi orientati a destra, come Comunità Giovanile, dati da molti per suoi prossimi sostenitori.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Febbraio 2006
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