Il Ministro della Repubblica Calderoli getta altra benzina sul fuoco

La posizione della Rosa nel pugno sulla vicenda delle dimissioni

Riceviamo e pubblichiamo

I socialisti Democratici Italiani di Gallarate de “La Rosa nel Pugno” considerano  inaccettabili le dichiarazione e gli atti espressi dal Sen. Calderoli che  disonorano non solo gli italiani di buon senso che professano una religione ma mettono a repentaglio la sicurezza e l’incolumità del nostro Paese.

L’ormai ex Ministro della Lega Nord, nonostante abbia rassegnato tardivamente le sue dimissioni, ha compiuto un gesto gravissimo e inqualificabile apparendo in una rete della televisione di Stato, in un orario di massimo ascolto, approfittando del ruolo che ricopriva, per mostrare agli italiani e al mondo una t-shirt che raffigurava vignette satiriche contro l’Islam. Inoltre, un’esponente di governo non può nella maniera più categorica giustificarsi dicendo di aver parlato a livello personale. E’ inaccettabile!! 

Con questo atto incivile , in un momento così difficile e delicato nei rapporti tra Europa e mondo islamico, Calderoli ha gettato altra benzina sul fuoco che ha infiammato gli animi della popolazione mussulmana di Bengasi (Libia) che è costato 11 vittime e numerosi feriti. Inoltre ha messo in gravissimo pericolo la vita del console e dei cittadini italiani che si trovavano in quel momento nell’edificio del consolato della città libica.

I socialisti Democratici Italiani di Gallarate de “La Rosa nel Pugno” stigmatizzano ogni atteggiamento di provocazione o di offesa verso qualsiasi religione professata nel mondo e invitano tutti i cittadini, soprattutto quelli che hanno responsabilità di governo e istituzionali, ha mantenere comportamenti seri e responsabili per favorire il dialogo e il rispetto reciproco fra tutte le religioni.

E’ evidente che non avendo Calderoli argomenti convincenti per giustificare il fallimento della politica del governo di centro destra e della Lega Nord se la prende con i mussulmani e con la religione islamica per il solo scopo di fare propaganda ed è disposto a sostenere le tesi più assurde e pericolose pur di acquisire qualche voto in più alle prossime elezioni nazionali.

I Socialisti di Gallarate dicono basta! a questo modo di far politica e si rivolgono agli elettori gallaratesi e lombardi invitando loro a riflettere su questa politica di provocazione della Lega Nord che produce odio verso i mussulmani e rende più tesi i rapporti già difficili con la comunità islamica della nostra città.

Inoltre i Socialisti di Gallarate invitano l’assessore, i consiglieri comunali e gli iscritti alla Lega Nord a dissociarsi dal comportamento dell’ex  Ministro e a chiedere al loro leader Bossi di non candidare Calderoli, come hanno fatto Bertinotti con Ferrando e la Mussolini con Tilgher. In momento difficile per la comunità internazionale, occorre che abbiano tutti i partiti il buon senso di affrontare la campagna elettorale non sugli aspetti religiosi ma sulle cose fatte dall’attuale governo e sui programmi dei due schieramenti.

I Socialisti de “ La Rosa nel Pugno” vogliono evitare che l’irresponsabilità di una forza politica metta in serio pericolo i nostri soldati in Iraq e Afghanistan, gli italiani che sono in visita o lavorano in paesi mussulmani.

La Rosa nel pugno di Gallarate

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Febbraio 2006
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