La Lega vuole l’indipendenza. E An, Forza Italia e Udc?
di Fabrizio Mirabelli
Al Congresso nazionale dei Giovani Padani il ministro Maroni ha affermato con chiarezza che l’obiettivo strategico della Lega è e resta l’indipendenza della Padania.
Viene da chiedersi con che coerenza FI, AN e UDC si apprestano a rinnovare, l’alleanza con una forza politica la cui meta ultima rimane la secessione ovvero la divisione dell’Italia.
Ciò premesso solleviamo con serenità ma con forza, soprattutto in vista delle elezioni politiche ed amministrative, un problema di correttezza.
Ci riferiamo al fatto che, domenica scorsa, per sponsorizzare un avvenimento di parte, sconosciuti hanno posizionato nell’aiuola pubblica di piazza Monte Grappa due bandiere raffiguranti il Sole delle Alpi.
Come se non bastasse decine di manifesti abusivi sono stati affissi sugli spazi commerciali a pagamento causando un danno economico a tutti coloro (soprattutto i commercianti) che hanno pagato regolarmente la tassa di affissione.
Abbiamo già chiesto alla Polizia locale di sanzionare tale comportamento illegittimo e lesivo dei diritti altrui inoltrando analoga richiesta anche al Prefetto, tuttavia ci auguriamo che per il futuro prevalga il buon senso.
Spiace constatare che, così come a livello nazionale anche a livello locale, le forze politiche che compongono la Casa delle libertà si preparano ad affrontare la campagna elettorale solamente dal punto di vista ideologico, tramite vuoti slogan.
A noi piacerebbe, invece, per il bene della città e dei varesini, che, si riuscisse a mettere da parte l’ideologia per confrontarsi sui problemi concreti.
A tale proposito incominciamo a metterne sul tappeto cinque rimasti irrisolti dopo dieci anni di amministrazioni di centrodestra (Lega, FI, AN, UDC) :
1. Mobilità: sistema tangenziale, potenziamento trasporto pubblico, piano parcheggi.
2. Sanità: tutti parlano del nuovo Ospedale (il cui finanziamento, per inciso, è arrivato grazie ai governi dell’Ulivo) ma cosa si intende fare del vecchio?
3. Sicurezza: le clamorose rapine in centro (a un noto istituto bancario, alla Tesoreria del Comune, al un supermercato di via Sanvito Silvestro) dimostrano che le costose telecamere volute dal centrodestra non bastano. Occorre contare di più sul tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza, investire in prevenzione, ottenere più finanziamenti a favore delle Forze dell’ordine.
4. Cultura e sport: perché Mantova riesce ad investire il 10% del suo bilancio in cultura mentre Varese solo il 2%? Perché l’Università (istituita grazie a un decreto del ministro Berlinguer) continua a rimanere un oggetto estraneo rispetto alla città? Perché a Varese, nonostante le promesse, non c’è un teatro stabile e sono pochissimi gli spazi per i giovani? Occorre un piano per tutti gli impianti sportivi con particolare cura per quelli minori (campi da calcio e palestre) dove si pratica quello sport di base che riguarda ogni famiglia dato che in ogni famiglia varesina c’è almeno uno sportivo. Non è possibile, infatti, che nell’ultimo anno le tariffe siano aumentate del 30% senza che le manutenzioni vengano fatte con regolarità.
5. Eguale attenzione per il centro e le periferie dopo anni di investimenti faraonici solo per il centro. Anche chi risiede nelle periferie, infatti, paga le tasse e non può essere considerato un cittadino di serie B.
Varese, 7 febbraio 2006
Fabrizio Mirabelli
Segretario DS Varese
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