216 mila euro per riqualificare il lago di Comabbio
Presentato il progetto per tutelare la biodiversità del corridoio naturale tra Ticino e Alpi
Un progetto biennale per la riqualificazione del lago di Comabbio. L’iniziativa è stata finanziata dalla Fondazione Cariplo che ha concesso un contributo di 100 mila euro, da Provincia, Regione e Parco del Ticino per un totale di 86 mila euro e dai comuni affacciati sul lago con 6 mila euro ciascuno.
Il piccolo lago prealpino è entrato a far parte della rete Natura 2000, fondamentale nella conservazione della biodiversità. Lo specchio d’acqua è infatti una tappa importante per gli uccelli migratori che si spostano dal nord dell’Europa verso l’africa sub sahariana.
Maurizio Maggioni, vice presidente del Parco del Ticino, ha commentato: ”il progetto presentato oggi rappresenta in assoluto la prima esperienza regionale di valorizzazione di un sito di interesse comunitario per il quale, anche se non appartenente ad un’area protetta, è già stato definito un piano di gestione ed attivato un programma di interventi”.
Il progetto è stato elaborato dal Parco del Ticino in collaborazione con Arpa di Varese, Graia srl ed i comuni di Vergiate, Varano Borghi, Ternate, Comabbio e Mercallo. Gli interventi prevedono la riqualificazione del primo tratto del canale Brabbia e comportano la riduzione del fiore di loto che distrugge il canneto e il contenimento del pesce siluro, una specie esotica invasiva che si ciba degli altri pesci del lago. Lo scopo è quello di incrementare la biodiversità lacustre e di monitorare della qualità delle acque e dei sedimenti del lago.
Saranno inoltre organizzate lezioni rivolte alle scuole elementari e medie dei paesi rivieraschi sui temi delle reti ecologiche e dell’ecosistema lacustre. Durante gli incontri i ragazzi produrranno il materiale divulgativo da esporre nelle giornate di incontro pubblico in piazza. "Perchè oltre gli interventi di riqualificazione naturalistica è importante l’attività partecipativa, affinché la bellezza del lago diventi un patrimonio delle popolazioni locali. Da qui deriva il nome del progetto: Lagorà il lago in piazza" spiega ancora il dott. Meggiorini
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