Addio a Giampaolo Bianchi, il re delle pesche
Era il maggior produttore dei prelibati frutti sciroppati. Si è tolto la vita mercoledì, lasciando senza parole un intero mondo
Le pesche di Monate dicono addio al loro re. Giampaolo Bianchi si è tolto la vita mercoledì mattina, gettando nello sconforto i familiari, lasciando senza parole un intero paese e tutto un mondo, quello agricolo, del quale era uno degli esponenti di punta.
Bianchi era da anni il maggior produttore delle prelibate pesche sciroppate, che coltivava con amore e altrettanta perizia tecnica nei terreni che fanno da cornice al lago di Monate. Grazie anche alla sua azione, alle pesche era stata conferita la denominazione di origine comunale (De.Co.), un riconoscimento al lavoro ma anche all’attenzione dimostrata dal punto di vista tecnico e sanitario. Bianchi aveva da poco rinnovato il laboratorio, ricavato nella sua casa di via ai Ronchi e, nei giorni scorsi aveva potato e innestato le piante di pesco, preparandole così per una nuova stagione che si preannuncia fruttuosa.
Mercoledì però la tragica decisione, dovuta forse alla depressione che talvolta lo attanagliava. A trovarlo senza vita nel bagno di casa è stata la moglie, che si era assentata appena una mezz’ora per andare al mercato. Una decisione che, come detto, ha lasciato sconcertato tutto il paese del quale era una vera e propria autorità.
VareseNews aveva avuto modo di conoscere Giampaolo per la sua attività di coltivatore, che dopo essere andato in pensione occupava a tempo pieno le sue giornate. Lo scorso settembre ci aveva fornito le pesche e gli altri frutti sciroppati messi in vendita alla festa del nostro giornale. «Ho appena finito di inscatolarle – ci aveva detto – Sarete i primi a venderle, vedrete che sarà un successo». Non si sbagliava: dopo due giorni ci portò un altro scatolone di barattoli e partecipò al convegno sui prodotti tipici organizzato nel corso della festa.
Alla moglie e alle figlie vanno le più sentite condoglianze di tutta la redazione.
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