Al Paccagnini va in scena l’Alice di Lella Costa

Tutto esaurito per la tappa cassanese dell'attrice, che presenta il suo ultimo spettacolo: giovedì 16 marzo andrà in scena 'Alice, una meraviglia di paese'

Dopo i successi di Precise parole e Traviata, Lella Costa torna alla ribalta con Alice, una meraviglia di paese. Un nuovo progetto, in cui il racconto diventa l’inatteso punto di partenza per suggerire temi e problemi legati all’oggi, i paradossi e le contraddizioni del vivere quotidiano. Lo spettacolo, che porta la firma di Lella Costa anche come autrice del testo, è il nuovo allestimento che l’attrice milanese sta rappresentando in tutti i migliori teatri d’Italia. Impareggiabile nello stemperare un dramma in un sorriso sarcastico, o costringere al nodo in gola raccontando la più banale delle banalità, Lella Costa riesce a farsi interprete, con estrema bravura, di una moltitudine di messaggi.

Il pubblico del "Paccagnini" ha già dimostrato la propria fiducia verso l’artista milanese, prendendo d’assalto i botteghini e facendo registrare il tutto esaurito già nelle settimane precedenti l’evento.  

Protagonista dello spettacolo è un’Alice inedita, a metà tra il personaggio nato dalla fantasia di Lewis Carrol e quello rielaborato dall’humor e dall’ironia di Lella Costa. Si racconta la storia di una fanciulla immersa in un mondo fiabesco, che diventa metafora della follia contemporanea.

Ma qual è stato il motivo che ha spinto Lella Costa a scegliere proprio il personaggio di Carroll come soggetto del suo nuovo spettacolo? "Questa Alice – racconta l’attrice – non viaggia soltanto nei paesi delle meraviglie e attraverso gli specchi della fantasia sfrenata e della totale libertà d’invenzione linguistica. Non è soltanto la bambina bionda e appena un filo saccente, croce e delizia di un signore geniale e visionario dalla reputazione, ahimè, fatalmente ambigua: è anche altro". Alice diventa quindi il simbolo di qualcosa, di tante cose che hanno popolato i sogni e i viaggi di tanti esploratori contemporanei. "E’ tutte noi ragazze – aggiunge – che a ogni età e in ogni situazione ci sentiamo vagamente a disagio, o fuori posto, troppo grandi o troppo piccole o magre o grasse, comunque inadeguate, comunque incapaci di scegliere la parte giusta del fungo, la cosa giusta da fare". Per percorrere questo viaggio tra reale e surreale, Alice ha potuto contare sull’aiuto della regia di Giorgio Gallione, dei costumi di Antonio Marras e delle musiche originali di Stefano Bollani.

"Portare Alice in scena – afferma il regista Giorgio Gallione vuol dire intraprendere un viaggio che somiglia più ad un cavaturaccioli che ad un sentiero, inseguendo tracce che non portano da nessuna parte, con regole fatte solo di eccezioni". Lo spettacolo promette di rivelare che anche il nostro mondo, come quello di Carroll, è "solo un gioco illusorio di ombre e luci dove si può entrare attraverso una screpolatura dell’aria, un foro della terra o un’improvvisa debolezza nella superficie di uno specchio". Alice, per dirla con le parole del regista, è insomma "inseguire una specie di speranza disperata, consapevoli che talvolta viviamo prigionieri dei sogni altrui e che la meraviglia di paese in cui viviamo spesso è nient’altro che un mondo odioso e sgarbato, popolato da re e regine malvagie e da ciclopi ipnotizzatori col volto a forma di monoscopio”.

Per informazioni e prenotazioni è possibile telefonare ai numeri 0331/548766-348/4020648, consultare il sito internet www.auditoriumpaccagnini.net  oppure scrivere una mail a circolo.spettacoli@virgilio.it. La biglietteria è aperta il martedì dalle 16 alle 19 e il giovedì dalle 10 alle 14.

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Pubblicato il 08 Marzo 2006
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