Concluso con successo il Convegno Internazionale sul Restauro

Ascona e Angera protagoniste del dibattito il 24, 25 e 26 marzo. Già annunciata la prossima edizione

Si è conclusa con successo la quarta edizione del Convegno Internazionale Il RESTAURO – Natura, Paesaggio Urbano, Trasformazioni, Conservazioni e Restauro – Il NOVECENTO. Il Quadro Normativo alla presenza del prof. Ettore A. Albertoni, presso la Sala Consigliare del Comune di Angera

Nella tre giorni di acceso dibattito e confronto si sono approfondite le molteplici e differenti problematiche inerenti il Quadro Normativo, innanzi tutto italiano ma anche svizzero, spagnolo, tedesco, come ambito di confronto esemplare per l’intera Europa; si è conclusa con l’apertura di più tavoli di lavoro che verranno collegati tra loro in un progetto telematico e che da subito operano per delineare contenuti e orientamenti del prossimo e già annunciato 5°/3 Convegno internazionale Il RESTAURO – Natura, Paesaggio Urbano, Trasformazioni, Conservazioni e Restauro – Il NOVECENTO. La Territorialità che si svolgerà nel 2007.

Nelle giornate di venerdì, sabato e domenica mattina i lavori si sono svolti emblematicamente presso la sede di Monte Verità ad Ascona, un edificio realizzato dall’architetto tedesco Emil Fahrenkampf alla fine degli Anni Venti, oggetto di una brillante relazione del prof. Bruno Reichlin, nella quale è stata affrontata anche la preziosa e rara architettura lignea di Casa Anatta del 1905.

Tra le altre relazioni meritano una segnalazione particolare gli interventi del Prof. Luca Ortelli, del Prof. Bernhard Furrer, del Prof. Albert Jornet e l’intervento del dott. Thomas Danzl sul restauro del Bauhaus di Dessau, letto attraverso l’attuale quadro normativo tedesco.

I momenti di approfondimento dei lavori di questo convegno-laboratorio, sono stati rappresentati, per la Regione Lombardia, da Ex Manifatture Tabacchi e Isola Comacina, progetto quest’ultimo sostenuto dalla Fondazione Cariplo; per la Regione Piemonte da Venaria Reale, progetto sostenuto dalla Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo.

In merito a questi due ultimi contributi vale la pena dire, da un lato, quanto e come le Fondazioni Bancarie sostengano la riqualificazione programmata del patrimonio architettonico novecentesco inteso quale autentica risorsa e sfida per  la promozione di una più dinamica e propositiva offerta culturale, sociale ed economica. Dall’altro lato, quale significato venga ad assumere la concertazione programmata tra pubblico e privato, segnatamente tra Fondazioni Bancarie e Enti Locali, segnatamente le Regioni, ma anche i Comuni e le Province. A tal proposito sono intervenuti e hanno partecipato al Convegno con loro puntuali relazioni sia il Dott. Dario Disegni (Responsabile dell’Area Cultura Arte e Beni Ambientali della Compagnia di San Paolo e

Segretario Generale della Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo) sia il Dott. Carlo Callieri (Presidente della Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo e Presidente del Centro Conservazione e Restauro – La Venaria Reale).

Si può affermare che il simposio veniva articolandosi e completandosi in una più ampia discussione video registrata cui offrivano precise quanto chiare argomentazioni le parole e le immagini di queste interviste e dei filmati. A conti fatti l’intero pacchetto di immagini e informazioni visuali presentato durante i lavori del convegno e co-agente con i suoi stessi momenti di lavoro, rappresenta in sé un coerente e organico contributo tecnico-scientifico e un penetrante messaggio audiovisuale che viene a illustrare nei dettagli e con ricchezza quale sia la sfida del recupero di questa frontiera aperta sull’architettura del ‘900.

Il Prof. Giorgio Bonsanti ha sottolineato costantemente nei suoi reiterati interventi l’importanza di una conoscenza analitica dei singoli manufatti.

Per altro già messa in luce dalla specifica documentazione audiovisuale che si poneva come parte integrante e attiva, come componente autentica dei lavori del simposio. Meglio ancora: il laboratorio–convegno è stato avviato nei giorni che precedevano l’inaugurazione dell’incontro di lavoro di Monte Verità, grazie a una serie di dialoghi–interviste rivolte ai principali attori, ai protagonisti di questo nuovo orientamento che vede nel costruito del XX secolo una “frontiera aperta” non solo verso una più ampia valutazione e considerazione del patrimonio architettonico ma anche verso una individuazione di risorse che possono potenziare offerta formativa e ricadute economico sociali del territorio. La più eclatante manifestazione di ciò viene presentata attraverso i video della Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo “Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale” e

 Le tre vite del papiro di Artemidoro – Voci e sguardi dall’Egitto greco-romano”.

D’altro canto, tra le interviste video registrate e presentate nelle postazioni multimediali della Fondazione Novalia dal tema “conversazioni e immagini per un laboratorio permanente”, spiccavano quelle sostenute dal Dott. Carlo Callieri (Presidente della Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo e Presidente del Centro Conservazione e Restauro – La Venaria Reale), dal Dott. Dario Disegni (Responsabile dell’Area Cultura Arte e Beni Ambientali della Compagnia di San Paolo e Segretario Generale della Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo), della Dott.ssa Marisa Bedoni (coordinatrice della commissione  arte e cultura) e del Dott. Mario Negri (commissario della commissione arte e cultura, presso la sede della Fondazione Cariplo). 

La dott.ssa Daniela Formento, per quanto concerne la Regione Piemonte, e il dott. Pietro Petraroia, per la Regione Lombardia, hanno saputo offrire un ampio approfondimento applicativo delle normative in essere testé modificate che verranno a disciplinare gli interventi sul territorio italiano, campione di riferimento con cui sono venuti a misurarsi gli altri scenari implicati, da quello tedesco attualmente oggetto di profondo ripensamento a quello spagnolo che si presenta principalmente secondo due direttive: per la Catalonia la scala macroscopica proposta nella sua relazione dal prof. Josep Acebillo, in riferimento ovviamente alla nuova Barcellona; per l’Andalusia il recupero consapevole del modello di decongestionamento della densità urbana di matrice araba, proposta dal prof. Javier Gallego Roca, muovendo dalla Fundación Rodríguez-Acosta.

L’ing. Luciano Marchetti ha ulteriormente ampliato l’ambito di riflessione normativo in funzione della conservazione programmata sui cui molto aveva insistito il dott. Petraroia, usufruendo del ruolo pilota qui assunto dalla Regione Lombardia, in sinergia con il prof. Stefano della Torre.

Lo scenario normativo del Cantone Ticino fa oggi riferimento al Piano Direttore illustrato brillantemente dall’avv. Marco Borradori. A tal proposito, da questo straordinario laboratorio di idee e di lavori, che muovono da concrete esperienze e progettualità, è stato proposto da parte della prof.ssa Maria Antonietta Crippa del Politecnico di Milano (Capo progetto del recupero del Pirelli di Giò Ponti), sostenuta autorevolmente dal prof. Bonsanti e dal Direttore generale del Lazio ing. Luciano Marchetti, di lanciare un appello in difesa di un organico piano di recupero programmato delle emergenze architettoniche più significative di Ascona, il porto più internazionale del Lago Maggiore a partire dal 1900, focalizzando l’attenzione su Monte Verità e in particolare su Casa Anatta.

Il proclamo firmato dai tre studiosi è stato sottoscritto da tutti gli autorevoli partecipanti al Convegno, proprio perché nella difesa del ‘900 architettonico di Ascona viene a riconoscersi l’intera frontiera architettonica del secolo XX. Essa è oggetto della trilogia presentata dalla Fondazione Novalia quale “nuova frontiera” su cui puntare per la valorizzazione dei territori e su cui agire come straordinarie risorse e innovative occasioni del tempo presente, in relazione alle strategie di regioni e fondazioni fortemente impegnate in questa riqualificazione non soltanto ambientale ma anche sociale.

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Pubblicato il 30 Marzo 2006
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