Contratti precari: Sea condannata dal giudice

Il Tribunale del Lavoro di Milano ha dato ragione a 9 lavoratori del sindacato AlCobas: pronte altre cause

La lotta contro la precarietà a Malpensa ottiene un primo risultato positivo: il giudice del lavoro del Tribunale di Milano, dottoressa Malsano, ha infatti condannato la Sea, società che gestisce gli scali milanesi, a reintegrare 8 lavoratrici, ed un lavoratore che, assunti per un totale di circa 26 mesi con una decina di contratti distinti senza soluzione di continuità, Sea pretendeva di far lavorare con i tetti massimi temporali previsti per i picchi stagionali, che sono 6 mesi tra aprile ed ottobre e 4 mesi per i restanti periodi dell’anno. Il giudice ha stabilito che le assunzioni della Sea fatte per periodi di 10 mesi, più altri 2 con motivazioni generiche, erano illegittime per cui i lavoratori dovevano essere considerati a tempo indeterminato. I legali messi in campo dall’AlCobas hanno presentato nei mesi scorsi molte altre cause di lavoratori in situazioni analoghe, che verranno discusse nelle prossime settimane, per continuare la campagna legale in difesa dei dipendenti Sea avviata dall’organizzazione. «Invitiamo tutti i lavoratori a rivolgersi ai nostri uffici per partecipare a questa campagna – spiegano i vertici di AlCobas -, che non sarà fatta solo di cause ma soprattutto di iniziative di mobilitazione e di lotta con l’obiettivo di riuscire a modificare il regime di precarietà assoluta di Malpensa che non riguarda solo i lavoratori a tempo determinato ma anche i lavoratori dipendenti Sea che sono oggetto di continue esternalizzazioni, con l’obiettivo di costringerli ad andarsene. Con questa vittoria e con le lotte dei giorni scorsi appare evidente a tutti che dobbiamo andare ad una vertenza generale per tutti i lavoratori Sea contro il precariato».

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Pubblicato il 20 Marzo 2006
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