Credito al consumo, risorsa o pericolo?
Se ne è discusso a Villa Ponti in un convegno promosso da Federconsumatori
Il credito al consumo è una preziosa risorsa, o un rischio soprattutto per i piccoli risparmiatori? La preoccupazione espressa da Federconsumatori Varese prende spunto dai casi di cronaca che spesso raccontano di cittadini comuni che ricorrono a questa forma di credito anche per acquistare beni non indispensabili o, peggio, per pagare debiti legati a giochi d’azzardo.
Per questo motivo l’associazione presieduta da Francesco De Lorenzo ha promosso un convegno su questo argomento, che si è tenuto stamattina al centro congressi delle Ville Ponti (foto).
«Il ricorso al credito al consumo è in crescita ed è molto preoccupante – ha detto lo stesso De Lorenzo – con innumerevoli offerte di carte prepagate per far fronte alle spese quotidiane. Un fenomeno che è anche conseguenza della forte crescita del caro vita di questi ultimi anni, in cui il potere di acquisto di salari e pensioni si è ridotto notevolmente». Il suggerimento di Federconsumatori è quindi quello di «utilizzare questo strumento solo in caso di effettiva necessità, di riflettere attentamente e di non lasciarsi allettare dalle tante informazioni pubblicitarie che promettono condizioni eccezionali e che in realtà nascondono clausole "pericolose" o, peggio, truffe». De Lorenzo pone anche un richiamo alla legislazione: «Serve una modifica a quella attuale in modo da tutelare di più il consumatore. La legge esistente tutela invece i soggetti finanziatori, siano essi società finanziarie o banche».
Di opinione in parte diversa è stato l’intervento di Rossella Locatelli, preside della facoltà di economia all’Università dell’Insubria. «Se è vero che nell’ultimo decennio è aumentato l’indebitamento delle famiglie, è altrettanto vero che a crescere sono soprattutto i debiti a medio-lungo termine, che quindi non riguardano il credito al consumo. L’utilizzo di questo strumento, per il momento, sembra essere un indice di una crescita della cultura finanziaria e va letto come un’ottimizzazione delle risorse a disposizione dei risparmiatori». Anche dalla professoressa Locatelli arriva però un monito chiaro: «Il mondo delle società che concedono crediti al consumo è variegato: si va dalle banche tradizionali o a strutture ad esse collegate, fino a società marginali. Se posso dare un consiglio, credo sia meglio rivolgersi a un grande istituto di provata serietà, che magari non concede il prestito, piuttosto che a una società agguerrita, piccola che magari "rincorre" il cliente con proposte allettanti ma senza dare adeguate garanzie».
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