E se facessimo come a Disneyland?

Il Presidente di Univa spiega le priorità delle imprese di fronte alle prossime elezioni politiche

"Tutti i nostri sogni possono diventare realtà se abbiamo il coraggio di perseguirli". Il presidente degli industriali varesini, Alberto Ribolla, prende a prestito un pensiero di Disney per introdurre una serie di riflessioni sulle priorità delle imprese di fronte alle prossime elezioni politiche.Operatività, ambiente competitivo e rapporto con le istituzioni sono le tre aree su cui intervenire chiunque governerà i prossimi anni.
"Il nostro paese non può crescere se non può crescere l’industria. Non è possibile quindi sottrarsi alle responsabilità. Noi crediamo che il bene comune non sia né di destra, né di sinistra".
Ribolla non condivide quanti tentano di "tirar sempre per la giacchetta Confindustria. La nostra associazione è una delle rappresentanza delle imprese più importante del mondo. Quello che afferma il presidente Montezemolo è espressione di tutta l’organizzazione". Il riferimento è alla polemica sollevata da Berlusconi dopo l’intervista di De Bortoli sul Sole 24ore di domenica.
Tornando alle priorità Univa, in riferimento alla operatività delle imprese, chiede di rinforzare la struttura produttiva promuovendo la crescita dimensionale delle imprese, ridurre la pressione fiscale con l’abolizione dell’Irap in tempi rapidi, ripensare al funzionamento del meccanismo degli incentivi, operare per valorizzare il Made in Italy e i marchi. Secondariamente promuovere l’internazionalizzazione con iniziative mirate e non frammentarie. Il terzo punto riguarda l’innovazione con l’esigenza di investire sia in capitale umano, sia nella ricerca vera e propria con strategie mirate di medio-lungo periodo che prevedano lo sviluppo di forme di collaborazione tra ricerca pubblica ed imprese, ad esempio, attraverso meccanismi quali un credito di imposta generalizzato.

 
Ribolla è convinto che si debba prendere esempio da Disney e da quanto realizzato nel grande parco divertimenti statunitense, ma anche dalla spinta alla coesione sociale presente nell’inno composto da Mameli. L’Italia, e Varese in testa hanno ancora molto da dire nel panorama economico mondiali. Sono realtà d’eccellenza, ma i tempi della politica non possono essere fuori dalla storia. Tutto diventa più veloce e governare significa assumersi la responsabilità di scegliere.
Per le imrpese altro punto determinate diventa così
l’ambiente competitivo per cui occorre puntare sulle reti energetiche, infrastrutturali e logistiche.
Da ultimo va affrontato il funzionamento delle istituzioni politiche e sociali, con le priorità che riguardano il welfare dove le forze politiche si  devono occupare con urgenza del sistema previdenziale e della sanità. Particolare attenzione va poi rivolta alle istituzioni locali e al tema del federalismo. Va avviata l’attuazione del federalismo fiscale contestualmente al federalismo istituzionale ed all’assegnazione delle funzioni amministrative. E’ necessario, infine, introdurre una chiara ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, perseguendo qualità e certezza del quadro normativo.
Gli industriali hanno così lanciato un chiaro segnale alla politica. Meno gossip, meno bagarre, meno personalismi e maggiore responsabilità e ascolto a quanti producono ricchezza nel Paese.
Una posizione che non è "apolitica, – afferma sempre Ribolla, – ma apartitica. Non sta a noi come associazione prendere parte, ogni imprenditore vota in base alle proprie convinzioni".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Marzo 2006
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