E venne l’ora del Condominio

Il Teatro, che sarà intitolato a Vittorio Gassman, verrà inaugurato il 19 e 20 aprile. Grandi ospiti musicali per le due serate

E venne l’ora del Condominio. Dopo l’inaugurazione in pompa magna del Teatro del Popolo, piccola bomboniera che ospiterà spettacoli di “nicchia” e le cui giornate di inaugurazione non sono ancora finite, a breve, tra poco più di un mese sarà la volta del ben più grande “Vittorio Gassman”, come si chiamerà il Teatro Condominio: mercoledì 19 e giovedì 20 aprile è previsto il taglio del nastro per il secondo rinnovato teatro gallaratese.

La sera dell’inaugurazione sbarcheranno a Gallarate alcuni dei più prestigiosi nomi della musica lirica e contemporanea, con a un Gran Galà nella prima serata che vedrà esibirsi, per la prima volta insieme, il soprano Luciana Serra, il tenore Giuseppe Sabbatini, il baritono Ambrogio Maestri e il mezzosoprano Annamaria Chiuri, accompagnati dall’Ensemble Strumentale della Scala di Milano e coordinati dal regista Filippo Crivelli. La seconda serata, giovedì 20 aprile, offrirà invece l’anteprima nazionale delle musiche di “The Libertine”, film interpretato da Johnny Depp, con l’eccezionale presenza di Michael Nyman, considerato il più importante compositore contemporaneo di musica da film, con titoli che vanno da “Lezioni di piano” a “Wonderland”.

Con l’inaugurazione del rinnovato Teatro Condominio/Vittorio Gassman si apre dunque anche il secondo contenitore culturale che, restaurato per volontà e ad opera del Comune di Gallarate, sarà gestito dalla Fondazione Culturale gallaratese. Il teatro, il cui primo nome fu “Sociale”, nasce nel 1862, con un sipario molto particolare, rappresentato da una tela dipinta dal pittore milanese Gerolamo Induno. Sipario che apparve l’ultima volta “in scena” nel 1949, anno della “seconda” inaugurazione del teatro, da allora denominato “Condominio”. Fin dai primi anni del Novecento la struttura ospita, oltre alle rappresentazioni, altri momenti storicamente importanti, come la commemorazione, nel 1913, del centenario della nascita di Giuseppe Verdi, o, nel 1914, il discorso patriottico di Cesare Battisti.

Negli ultimi anni della sua apertura (fu chiuso nel 1997), il Condominio fu anche utilizzato come sala cinematografica. Alla chiusura, nove anni fa, seguì un’ampia raccolta di firme tra i cittadini, curata da un Comitato che nacque proprio per salvaguardare lo storico teatro, e nel 2001 l’amministrazione comunale di Gallarate ne decise la ristrutturazione.

Il progetto garantisce la più ampia flessibilità d’uso: oltre 700 posti suddivisi in due sale, la più grande capace di ospitare spettacoli di musica, teatro e convegni, la seconda con prevalente destinazione a sala convegni e da musica. Tre le porzioni che costituiscono il restaurato teatro spicca un corpo ottocentesco, uno centrale e uno terminale con la torre scenica. Radicale l’intervento sul corpo centrale, al cui interno si sviluppano, su due piani, le due sale (la più piccola è interrata). Alle originali capriate lignee, rimaste come elemento storico e decorativo, non essendo più in grado di supportare i previsti carichi strutturali, si affianca una nuova struttura portante.

Sottoposto a tutela architettonica il corpo ottocentesco su via Sironi, con conservazione degli elementi decorativi originari sulle pareti e sui soffitti e recupero, esternamente, dell’originale facciata ottocentesca. Da sottolineare la considerevole altezza del palcoscenico, circa 16 metri, per una superficie di circa 150 metri quadrati: ciò garantisce la possibilità di installazioni e rappresentazioni di un certo interesse. L’importo dei lavori è stato di circa 4 milioni di euro.

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Pubblicato il 17 Marzo 2006
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