Fiera campionaria e Mipam insieme per abbattere i costi

Il sindaco di Luino interviene sulla crisi delle due manifestazioni:«Unirle per salvarle»

«Mipam e Fiera Città di Luino in crisi? Riuniamole in un’unica manifestazione». Ad un passo dall’apertura della stagione turistica luinese è il sindaco di Luino Gianercole Mentasti a parlare apertamente della situazione di crisi che sta colpendo le due manifestazioni di più grande impatto prodotte da Ascom Luino e Comunità montana Valli del Luinese. Già nei giorni scorsi si era parlato di un forte ridimensionamento della manifestazione legata ai prodotti della montagna che da 11 anni si svolge a Luino e che mette in mostra i prodotti tipici delle Prealpi e delle Alpi.

«Purtroppo il bilancio è sempre negativo – ha detto il sindaco Mentasti – e non avrebbe senso continuare a riproporre qualcosa che nonostante la sua ricchezza stenta a decollare, bisogna prenderne atto». Discorso diverso, invece, per la Fiera di Luino che, dopo i bei successi dei primi anni, è in cerca di un rilancio a causa della grande concorrenza delle grandi fiere che fanno sparire quella luinese nonostante gli oltre 200 stand.

Entrambe le esperienze portano il segno degli anni che passano e per non perderle entrambe il sindaco Mentasti propone ad Ascom e Comunità montana di unirle e creare una fiera unica, magari più grande in quanto da quest’estate il vecchio campo sportivo chiuderà i battenti per far spazio al nuovo stadio comunale a Voldomino, che vedrà la presenza sia dei prodotti della montagna che quelli della fiera campionaria:«In un colpo solo si rinnoverebbero, in  un certo senso, entrambe – spiega il sindaco – unendo i visitatori dell’una con quelli dell’altra». Per il momento nè l’Ascom nè l’ente guidato da Silvio Fiorini si sono espresse anche se a breve l’Ascom annuncerà cosa intende fare:«Stiamo decidendo proprio in questi giorni il futuro di questa manifestazione – ha detto il responsabile Ascom Stefano Meloro – se tentare la sorte con un’edizione minore o valutare altre ipotesi».

Stessa situazione in Comunità montana dove il direttivo sta decidendo il da farsi alla luce di un taglio netto al fondo nazionale per la montagna di ben  due terzi operato nell’ultima finanziaria e il mancato rifananziamento della legge 10 che l’anno scorso consisteva in quasi 500 mila euro a fondo perduto:«Proprio da queste due fonti attingevamo per il Mipam – spiega l’assessore in comunità montana Massimo Motti  – quindi c’è da stare attenti. Comunque urge una riqualificazione degli eventi legati al Mipam dopo 11 anni». Dopo aver rinunciato a Locoemozioni Luino, quest’anno, rischia di perdere altre due manifestazioni di grande richiamo.    

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Marzo 2006
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