Giannini: «Sarò il grillo parlante del prossimo James Bond»
Parte alla grande il Teatro del Popolo: pieno d’applausi per l’attore, ma anche grande musica
Due sono stati i mattatori della serata. C’era Giancarlo Giannini, che ha tirato fuori il suo talento da capocomico, da doppiatore e, ovviamente, da attore. E c’era il Teatro del Popolo. Con ancora il profumo di nuovo addosso, con un parterre d’eccezione, fra politici e personalità locali: la prima gallaratese è andata bene. Una buona acustica, come ha dimostrato lo stesso Giannini facendosi ascoltare anche senza microfono e battendo i piedi a terra, per far arrivare il suono lontano, in una "piccola perla nel centro di Gallarate", come l’ha giustamente descritto il sindaco Nicola Mucci. La serata è stata densa di sorprese, per la musica, di qualità e molto apprezzata dal pubblico in sala, e per il clima di piacevole attesa che si è creato appena dopo le 21, ora prevista per il taglio del nastro artistico.
La musica è stata subito l’argomento trainante della serata con la Montecarlo Night Orchestra che ha accompagnato la voce di Nick The Nightfly, deejey di Radio Montecarlo che ha cantato pezzi di Sinatra. Poi ancora musica con Simona Bencini, reduce da San Remo. L’entrata in scena di Giancarlo Giannini è seguita subito dopo. L’attore ha subito conquistato il pubblico del teatro con versi recitati grazie all’impostazione del teatrante, grazie all’inconfondibile voce di Al Pacino, senza risparmiare battute che hanno divertito. «Sarò il grillo parlante del prossimo 007», ha spiegato l’attore, parlando dei suoi vicini impegni professionali che lo vedranno alla lavorazione della prossima pellicola di James Bond, a Praga. Consigli per i giovani attori? «Spiego sempre loro che l’attore rappresenti un tramite, che regala momenti di divertimento al pubblico, e così deve sempre essere». La serata è proseguita con altra musica e ha regalato ancora momenti intensi, soprattutto con l’intensità della voce di Sarah J. Morris.
La serata come si è detto ha rappresentato certamente un importante momento di cultura per la città, «cultura di tutti e sopra le parti», come ha affermato Mario Lainati, presidente della Fondazione Culturale “1860 Gallarate Città” onlus «e che da oggi è a disposizione della città».
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