“Hai una relazione extraconiugale: paga”
Tentata estorsione ai danni di un imprenditore gallaratese, sventata dall'intervento dei carabinieri: arrestato un 42enne incensurato
I militari della Compagnia Carabinieri di Gallarate hanno tratto in arresto M.Z., 42enne incensurato, residente nella zona, per il reato di estorsione. La vicenda ha avuto inizio la mattina del 25 febbraio scorso, quando F.P., imprenditore residente a Gallarate, si è presentato in caserma denunciando di essere vittima di una richiesta estorsiva da parte di uno sconosciuto. F.P. il 21 febbraio aveva ricevuto alcune telefonate sul suo cellulare, in cui un uomo gli “rivelava” di essere a conoscenza di alcuni particolari relativi ad una sua relazione extraconiugale con frasi del tipo: “sappiamo tutto e se non vuoi che lo diciamo alla tua famiglia, devi darci 5000 euro…”. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Busto Arsizio Luca Gaglio, sono scattate immediatamente. La telefonata definitiva è arrivata sul cellulare della vittima la sera del 28 febbraio: una voce maschile impartiva dettagliate istruzioni circa la consegna del denaro che doveva avvenire in una strada della zona industriale di Gallarate.
I militari hanno immediatamente organizzato la trappola. La vittima, verso le ore 10 del 1° marzo, seguendo le indicazioni ricevute, d’accordo e sotto il controllo costante dei carabinieri, depositava i 5000 euro nel luogo stabilito. Dopo alcune ore, verso le 14, sul posto è arrivata una BMW guidata da un uomo, che si è fermata di fronte al luogo dove è stato depositato il denaro. Dopo circa 15 minuti l’uomo, sceso dalla macchina, fingendo di parlare al cellulare, ha iniziato a passeggiare vicino alla busta con i soldi, ostentando indifferenza. Dopo aver preso il denaro, l’uomo è ripartito a velocità sostenuta. I carabinieri hanno assistito alla scena e via radio hanno fatto scattare l’allarme alle gazzelle, preventivamente posizionate: su viale Danimarca, all’altezza dell’incrocio con via F.lli Bronzetti l’uomo è stato fermato. Addosso, oltre ai soldi gli sono state trovate le schede telefoniche prepagate (foto) con cui aveva effettuato le chiamate estorsive. Per ironia della sorte, una delle tessere telefoniche raffigura proprio una gazzella dei carabinieri in azione. M.Z. si trova ora rinchiuso nel carcere di Busto Arsizio con l’accusa di estorsione.
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