In doppia fila con la Ferrari

Qual è il requisito migliore per dirigere una Asl o un’ospedale? Essere stati parlamentari o consiglieri regionali. L’incredibile norma con cui la classe politica si è ritagliata l’ennesimo privilegio è stato scovata dal Sole 24 Ore alcuni giorni fa. Un giorno dopo l’altro i partiti si trasformano in oligarchie che fanno spallucce a un minimo di senso del decoro, alla bassa considerazione che la società riserva loro. E le candidature partorite da questa che resterà la peggior legge elettorale della repubblica se non un esempio lampante.
VECCHIO SCARPONE…- Il tempo passa per tutti ma a quanto pare non per il centrosinistra varesino. Ricordate le amministrative del 2002 e lo spettacolare suicidio della coalizione a proposito della candidatura di Raimondo Fassa? Bene, dopo quattro anni siamo punto e a capo non tanto (o non solo) su candidature o programmi quanto su quei minuetti che oggi come allora rendono il ceto politico una sorta di stato maggiore senza esercito, totalmente sordo ai messaggi che arrivano dalla società. Mi candido, ma me lo dovete chiedere prima voi; non mi candido perché tizio ha telefonato a Caio anziché a Sempronio e via di questo passo, tutti presi da logiche che, noi cronisti abituati a guardar dentro un po’ alle cose della politica, fatichiamo a capire. Figuratevi uno che legge i giornali una volta ogni tanto. Sporgessero un po’ il capo oltre le mura in cui vivono asserragliati, si sarebbero almeno accorti di una notizia pubblicata qualche giorno fa dai quotidiani: in un anno in Italia sono stati venduti 100 milioni in meno di biglietti di autobus. Se si degnassero di dare una risposta…
IL METEORITE – E’ sabato pomeriggio, stiamo vergando il nostro compitino settimanale e dalla finestra sotto la nostra bottega vediamo una Ferrari nera parcheggiata in uno spazio riservato ai disabili e una Porsche in doppia fila sulle strisce pedonali. Lì a dieci metri ci sono tre parcheggi liberi. La copia della Prealpina che abbiamo sul tavolo riporta in prima pagina una pubblicità che annuncia il primo caso di aviaria a Varese: sarebbe una tragedia, ma è solo il pretesto per reclamizzare l’ennesima bottega di vestiti in centro. “E’ come se sull’Italia negli ultimi quindici anni fosse caduto un meteorite che ha disintegrato comportamenti, culture, valori” scrive su un libro di recente uscita Gabriele Romagnoli, analizzando i comportamenti della società che ci circonda. E allora viene da chiedersi, a costo di beccarsi dei barbosi moralisti pauperismi e comunisti: il desolante panorama politico che ci circonda è il figlio o il padre della società che gli fa da contorno? E se per caso fossi andato dal tizio della Ferrari a chiedergli cortesemente di parcheggiare altrove il suo bolide, sarei qui a raccontarvela?
MATTONE SU MATTONE – Quindici giorni, non di più: tanto tempo sarebbe bastato a risolvere una volta per tutte il problema della moschea di Gallarate. E invece ci stiamo trascinando la questione da oltre cinque anni e giorno dopo giorno stiamo si scava il fossato tra islamici e istituzioni. Sarebbe bastato riunirsi armati di buona volontà, spiegare ai musulmani cosa serve perché l’edificio in cui si radunano sia in regola e assisterli perché le norme vengano rispettate. Punto. E invece, per meri calcoli elettorali, per puro tornaconto di partito si getta in fibrillazione un’intera comunità, si tende la corda, si mantiene il fuoco acceso perché è meglio che gli islamici restino una minaccia (vera o presunta) anziché un problema in meno. Poi, il giorno che la situazione dovesse degenerare vogliamo vedere suil banco degli imputati tutti – ma proprio tutti – quelli che hanno scherzato col fuoco.

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Pubblicato il 11 Marzo 2006
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