In migliaia alla Via Crucis con il cardinale Tettamanzi
Il corteo si è mosso da piazza San Michele per andare a concludersi in piazza Bersaglieri
"Su tutta la terra si fece buio". E il silenzio improvviso delle migliaia di persone riunite attorno a piazza San Michele sembra proprio quello degli Apostoli sul Golgota.
"L’umanità tentata di perdere la speranza" e la luce redentrice del sacrificio del Cristo quale filo conduttore della prima stazione della Via Crucis officiata dal cardinale arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi. Da un lato Giuda che, saputo della condanna a morte di Gesù, il maestro che aveva tradito, si dispera, vuol ridare indietro i trenta denari, e infine si impicca per il rimorso; dall’altro il fatto che "la morte non è l’ultima parola, e il mistero della sofferenza è illuminato dalla resurrezione di Cristo".
Riunita a crocchi irregolari, la folla – quattro-cinquemila persone secondo la Polizia Locale, ma forse ancora di più – si apre al passaggio di Sua Eminenza, accompagnato da giovani biancovestiti. Una cerimonia suggestiva ed antica, che da secoli rievoca il martirio di Gesù, simbolo di tutte le morti ingiuste. E migliaia di fedeli a seguirla, arrivati dall’Alto Milanese, dal Varesotto, dal Magentino – a testimonianza che gli anni passano, la società evolve e si laicizza, ma la voglia di partecipare resta grande, e la tradizione è salda.
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