“In un altro paese”: ricordando Falcone e Borsellino

In occasione della XI giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della mafia, giovedì 23 marzo Filmstudio 90 presenta la prima varesina della pellicola di Marco Turco

Un documentario di grande impegno civile, per celebrare la giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia, rievocando la battaglia di due uomini che sacrificarono la loro vita lottando contro le cosche mafiose: ‘In un altro paese’, il lungometraggio in programma giovedì 23 marzo presso la sala di Filmstudio 90 con due proiezioni, alle 20 e alle 22, ripercorre l’operato della più importante squadra anti-mafia mai esistita e degli uomini che in essa hanno lottato, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La struttura del film è basata sul libro dell’americano Alexander Stille, Excellent cadavers; Marco Turco segue lo scrittore sui luoghi delle sue ricerche a Palermo, incontra numerosi ex collaboratori dei due magistrati assassinati come pure la fotografa palermitana Letizia Battaglia, che per anni e anni ha immortalato scene di delitti di mafia nelle strade della capitale siciliana. Documento tanto appassionante quanto sorprendente, ‘In un altro paese’ ricostruisce con sensibilità la strenua, quasi disperata lotta al crimine organizzato di questi uomini e mostra l’evoluzione dell’organizzazione e dei suoi rapporti con lo Stato italiano nell’arco di quasi sessant’anni. Il film, presentato con successo al Festival di Locarno 2005, è presentato in prima visione per la provincia di Varese.

All’organizzazione dell’evento collabora anche il Coordinamento provinciale dell’Associazione Libera, l’associazione nata nel 1995 per coordinare e sollecitare l’impegno della società civile contro tutte le mafie. Fino ad oggi, hanno aderito a Libera più di 1000 gruppi tra nazionali e locali, oltre a singoli sostenitori: la scelta di coordinare tante realtà nella lotta alle mafie, si è rilevata dunque la migliore non solo per il numero dei soggetti coinvolti e per il clima di cooperazione creatosi, ma anche per valorizzare sforzi ed iniziative già esistenti.
Libera agisce per favorire la creazione di una comunità alternativa alle mafie, certa che il ruolo della società civile sia quello di affiancare la necessaria opera di repressione propria dello Stato e delle Forze dell’Ordine, con una offensiva di prevenzione culturale; ha organizzato la sua azione in alcuni particolari settori:
– il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati ai mafiosi, con la valorizzazione e l’informazione sulla legge 109/96, per la quale Libera ha raccolto un milione di firme;
– l’educazione alla legalità: nelle scuole, per diffondere, soprattutto tra i più giovani, una cultura della legalità e far maturare coscienza civile e partecipazione democratica, attraverso lo sport, per recuperare l’enorme potenzialità educativa dello sport e contrastare l’uso del doping e la politica della vittoria ad ogni costo;
– il sostegno diretto a realtà dove è molto forte la penetrazione mafiosa, con progetti tesi a sviluppare risorse di legalità umane, sociali ed economiche presenti sul territorio;
– la formazione e l’aggiornamento sul mutare del fenomeno mafioso e sulle soluzioni di contrasto ad esso, attraverso campi di formazione, convegni e seminari;
– l’informazione sul variegato fronte antimafia, attraverso strumenti di diffusione notizie e di approfondimento tematico sia a stampa che elettronici.

Visita il sito dell’associazione Libera.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Marzo 2006
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