«L’incidente si sarebbe potuto evitare»
Il commento di Filt Cgil al disastro ferroviario di Garbagnate
Riceviamo e pubblichiamo:
La Filt Cgil Milano – Lombardia, unitamente alla Filt-Cgil aziendale, in riferimento al grave incidente ferroviario occorso martedì 14 marzo 2006 nell’impianto di Garbagnate Milanese, esprime il più sentito cordoglio nei confronti della famiglia del macchinista Girola Giuseppe, vittima dell’incidente, e tutta la sua più profonda solidarietà nei confronti di tutti coloro che sono stati coinvolti in questo evento, compresi i suoi compagni di lavoro.
La Filt Cgil, assieme a tutte le OO.SS. aziendali, da subito ha espresso la propria ferma posizione anche nei confronti dell’Azienda, richiedendo che si faccia luce al più presto sugli avvenimenti, senza affrettate conclusioni o facili ricerche di responsabilità, richiedendo un immediato incontro.
Solo dopo le conclusioni di scrupolose indagini si potrà esprimere un giudizio più completo, e non è tradizione della Filt-Cgil strumentalizzare le tragedie, del resto la nostra azione verso i temi della sicurezza è incessante anche in FNM.
Per questo ci siamo attivati da subito con l’Azienda per l’accertamento di quanto accaduto in modo tale che qualsiasi sia il risultato delle inchieste, interna e della magistratura, si adottino tutte le misure necessarie perchè ciò non debba più accadere non solo per la sicurezza degli utenti ma anche e soprattutto per tutti quei lavoratori che ogni giorno, con spirito di abnegazione e con grande professionalità affrontano il proprio lavoro, ed a loro prima di tutto bisogna restituire tranquillità e serenità, e che terremo informati in maniera puntuale sull’evolversi della vicenda.
Vogliamo segnalare comunque che mentre il treno Malpensa Express coinvolto nell’incidente era dotato delle apparecchiature di ripetizione del segnale in macchina, il materiale del treno locale risaliva a 50 anni fa, ed era sprovvisto di tale dispositivo, che avrebbe potuto evitare quanto successo.
Sono anni che le OO.SS. denunciano i ritardi da parte del Governo e della Regione Lombardia rispetto agli investimenti in nuovi materiali rotabili, in sostituzione di quelli oramai obsoleti ( 24 ancora in servizio).
E’ insopportabile che in molti casi la sicurezza ferroviaria sia ancora affidata alla sola abilità umana.
Per questo stiamo facendo tutte le pressioni opportune nei confronti dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Lombardia, al tavolo paritetico del Trasporto pubblico, perché definisca nuove risorse per gli investimenti nel materiale rotabile e nell’ammodernamento delle infrastrutture, per aumentare gli standard di sicurezza per i lavoratori e gli utenti.
Oltre a queste iniziative proporremo a tutti quanti i lavoratori una fermata il giorno del funerale del povero macchinista deceduto.
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