La Ballarin si confessa: “Mi sono bruciata per Volpe”

Parlando con "Gente" e "Il Giornale" la ragazza, condannata a 24 anni e tre mesi per il delitto Pezzotta, racconta i passi che l'hanno condotta al carcere

Elisabetta Ballarin insiste, con lucida determinazione: "È Volpe che mi ha rovinata". La giovane, condannata a 24 anni e tre mesi (pena nella cui valutazione ha avuto il suo peso anche il comportamento processuale tutt’altro che lineare) per l’uccisione di Mariangela Pezzotta, si è confessata in un’intervista al quotidiano "il Giornale", e come sempre ha riconosciuto che è stato il legame con Andrea Volpe, iniziato quando lei aveva solo 15 anni, a trascinarla nell’abisso.

Nella
lunga intervista concessa al quotidiano la Ballarin si mette in discussione, descrivendo la vita sbandata condotta con Volpe, "che per me era padre e madre" fino a quando non ha confessato i delitti delle Bestie di satana, trascinando in cella l’intera banda.
Ma anche sul settimanale "Gente" parlano la ragazza e Silvio Pezzotta (foto), il padre della povera Mariangela, uccisa la notte del 24 gennaio 2004 nello chalet di Golasecca di proprietà dell’unica vittima indiretta di questa storia, Alberto Ballarin. Ed è proprio Pezzotta – "un grande uomo" per Elisabetta – a dare un esempio ineguagliabile di fermezza ed umanità. "Al processo avvicinai Elisabetta" racconta "e le dissi: hai sbagliato, e devi pagare, perchè a me Mariangela non la resistituirà mai nessuno. Ma quando avrai scontato la tua pena, e tutti ti chiuderanno le porte in faccia, la mia resterà aperta".

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 08 Marzo 2006
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