«Parco Pineta, appetiti speculativi sempre in agguato»
Il consigliere regionale Agostinelli interviene sulla polemica per la definizione dell’area da dedicare a Parco Naturale
La polemica sull’estensione del Parco naturale all’interno del Parco Pineta continua a tenere banco. La definizione Parco Naturale prevede l’identificazione di un’area all’interno del Parco che prevede alcuni nuove restrizioni a favore dell’ambiente. Il parco pineta, d’accordo coni sindaci aveva proposto alla regione, d’accordo con i sindaci un’area pari al 69 per cento del Parco; la Regione invece prevede un’area pari al 74 per cento. Con la conseguente polemica perché si andrebbero a toccare aree che non i comuni coinvolti non potrebbero più sviluppare.
Ieri mattina in Consiglio regionale si sono svolte le audizioni in merito alla “Istituzione del parco naturale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate”. Questo iter sta riguardando tutti i Parchi regionali dato che la Giunta lombarda, negli anni scorsi, ha apportato alcune pericolose e significative modifiche alla Legge n°86 del 1983, al fine di depotenziare il sistema delle aree protette. Il vecchio “parco” è stato sdoppiato in “parco regionale” e in “parco naturale” – con doppie procedure istitutive e di pianificazione – laddove l’area realmente protetta ai sensi della legge quadro nazionale 394/91 è ridotta solamente al “parco naturale”.
«Risulta di estrema importanza vigilare affinché l’area definita “parco naturale” sia la più estesa possibile – spiega il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Mario Agostinelli -. Per queste ragioni i Comitati cittadini, in tutti questi mesi, si sono adoperati per evitare pericolose speculazioni nelle aree del parco. I rappresentanti dei Comitati del Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, presenti questa mattina in Commissione, hanno apprezzato il mantenimento di una porzione significativa di territorio nella zona di “parco naturale”, fatto che eviterà arretramenti nella tutela ambientale nonché possibili speculazioni edilizie».
Tuttavia il consigliere Agostinelli si è dichiarato sorpreso e indignato per il tentativo dei Sindaci del territorio di escludere parte delle aree protette dal regime di tutela del Parco Naturale, senza nemmeno sentire il parere della popolazione e dei Consigli comunali. «Vigileremo fino alla conclusione dell’iter, cioè dalla discussione nella prossima seduta di Commissione fino all’approvazione definitiva del Parco Naturale in Aula – ha dichiarato Agostinelli – perché gli appetiti speculativi immobiliari sono sempre in agguato e le tentazioni sono forti soprattutto se gli amministratori sottovalutano il bene comune costituito dal Parco, sollecitati da interessi particolari».
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