Paronelli: «I dipendenti avrebbero potuto patteggiare»

Il sindaco di Gavirate replica alle accuse mosse dai rappresentanti sindacali della polizia locale in merito alla sospensione di 4 vigili

Riceviamo e pubblichiamo

Con riferimento agli articoli apparsi in questi giorni sulla stampa locale, relativi alla vertenza che vede impegnati l’Amministrazione comunale di Gavirate, da un lato, e alcuni agenti di polizia locale dall’altro, tengo a precisare quanto segue:

 

1)      il tentativo di conciliazione è uno strumento obbligatorio: il Funzionario della Direzione Provinciale è tenuto a mettere in atto ogni sforzo per conciliare la vertenza e così ha fatto;

2)      nessuno ha ipotizzato di annullare le sanzioni, la proposta si è accentrata sulla “derubricazione”, ossia il passaggio alla sanzione inferiore (che preciso non essere il richiamo scritto, ma la multa ad ore);

3)      la proposta di derubricazione dei provvedimenti dell’Amministrazione a “richiamo scritto” non è stata accettata dall’Amministrazione, rappresentata dai Funzionari d.ssa Lorenza Algiati (Comandante della Polizia Locale) e Maria Grazia Biancheri (Responsabile Affari Generali), le quali però hanno proposto di ridurre i giorni di sospensione. Appare opportuno rilevare che in sede di irrogazione, i dipendenti avrebbero potuto patteggiare le sanzioni, ottenendo già in quella sede, fin dall’inizio, una derubricazione di fatto.

Non si comprende il motivo per il quale non si sia agito in questo senso, dato che tale è la strada solitamente percorsa dai dipendenti che onestamente riconoscono di aver sbagliato. In proposito è opportuno anche far notare che gli agenti interessati non si sono nemmeno presentati davanti al Responsabile dell’Ufficio Disciplinare, limitandosi a presentare memorie difensive;

4)      il Presidente del Collegio di Conciliazione è sicuramente un funzionario esperto di diritto del lavoro (come affermato nel comunicato stampa di Manfroni e Scolari), ma è totalmente falsa l’affermazione secondo cui lo stesso abbia “avvisato i funzionari dell’Amministrazione comunale della debolezza della loro posizione”, essendosi egli limitato ad avvertire in merito ai costi da affrontare in un eventuale giudizio e proponendo una conciliazione in questo senso;

5)      per quanto riguarda infine il richiamato dibattito consiliare, giustamente in quella sede fu detto che l’Ufficio Disciplinare dell’Ente agisce indipendentemente dall’organo politico, nel momento in cui contesta ed irroga le sanzioni; dimostra invece profonda ignoranza l’asserire che i Funzionari devono recarsi al tentativo di conciliazione senza direttive politiche, proprio per il fatto che in quella sede svolgono una funzione di rappresentanza dell’Amministrazione e, inoltre, che un diniego a conciliare può condurre ad un ricorso giudiziario, cosa di cui l’Ente deve essere perfettamente consapevole!

Il Sindaco Felice Paronelli

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Pubblicato il 14 Marzo 2006
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