Partiti i lavori per un Tresa più sicuro

Gli interventi riguerdaranno il letto del fiume a partire dalla diga di Creva fino alla foce e costeranno unmilione di euro

Il fiume Tresa farà meno paura ai luinesi. Sono, infatti, iniziati i lavori di risistemazione del letto dalla diga di Creva fino alla foce tra Luino e Germignaga. Si tratta di interventi essenziali per la previnzione delle esondazioni di quello che, a prima vista, può sembrare un piccolo torrente ma che in alcuni momenti ha fatto danni da fiume di tutto rispetto. Basti pensare alla furiosa alluvione che inghiottì nel 2002 la strada provinciale 61 tra Cremenaga e Luino, oppure tornare con la memoria alle tragiche alluvioni del ’93 e del 2000 (foto) l’intero quartiere a ridosso del Tresa venne sommerso fino ai primi piani delle case che vi si affacciano.

Centinaia di persone subirono danni enormi, il fiume aveva invaso case, cantine ed era arrivato a sommergere gli stessi soccorritori e cioè la caserma dei Vigili del Fuoco che si ritrovò con un mezzo metro d’acqua in tutto l’edificio. Gli interventi previsti già da qualche anno sono partiti proprio in questi giorni e le ruspe stanno già operando all’interno del fiume per ripulire il letto del torrente e abbasssarlo di qualche decina di centimetri in modo da permettere una maggiore portata. Gli argini verranno rinforzati e i piloni del vecchio ponte che unisce il centro cittadino a Voldomino verranno rinforzati dopo le dure prove di quest’ultimo decennio di piene. Anche il muro di contenimento di via don Folli, la via che costeggia il fiume, verrà rinforzato mentre sull’altra sponda si provvederà a rialzare l’argine di qualche metro.

Più in alto, verso la diga, si sta provvedendo a mettere in sicurezza, creando nuovi argini, alcuni tratti dove sono state localizzate piccole frane in movimento che potrebbero ostruire il normale deflusso delle acque. Circa un milione di euro il costo totale dei lavori che sono stati finanziati dal ministero dell’ambiente due anni fa. Per il vecchio Tresa si profila, dunque, un vero e proprio restyling garantendogli anche una maggiore fuiuibilità grazie alla creazione di una pista ciclabile sulla sponda voldominese che andrà ad unirsi a quella lungo il torrente Margorabbia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Marzo 2006
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