Semaforo verde alla patente europea

A partire dal 2013, sostituirà gradualmente i circa 110 permessi di guida che circolano attualmente nell'Unione europea

Il Consiglio dei ministri dei trasporti dei 25 Stati membri ha approvato, a Bruxelles, la direttiva sulla patente di guida europea che, a partire dal 2013, sostituirà gradualmente i circa 110 permessi di guida che circolano attualmente nell’Unione europea.

Soddisfatto, il commissario francese ai trasporti, Jacques Barrot,ha dichiarato che "la patente di guida europea è di fondamentale importanza per la sicurezza stradale e per la lotta alle frodi; viaggiare in Europa sarà più facile, saranno eliminati gli ostacoli burocratici e tutti i cittadini avranno patenti chiare e moderne accettate in tutti gli Stati membri".

La nuova patente sarà un documento plastificato del formato di una carta di credito e potrà includere, nei paesi che lo vorranno, un microchip per la lettura rapida delle informazioni, che consentirà anche di lottare meglio contro le falsificazioni. Tuttavia, dal momento che non si è trovato un accordo sul microchip, dispositivo che sarebbe invece stato fondamentale per la sicurezza e la trasparenza, poiché avrebbe contenuto dati sul passato dell’automobilista, la sua installazione sarà facoltativa, a discrezione dei governi.

Viene comunque introdotta una normativa più rigida per evitare la falsificazione della patente e, soprattutto, il fenomeno del "turismo della patente", per cui chi si vede ritirata la patente in maniera definitiva, migra in un altro paese per rifare l’esame ed ottenere la patente di un’altra nazionalità. Con la patente unica europea questo non sarà più possibile, dal momento che la Commissione svilupperà una rete europea che permetterà agli Stati membri di effettuare uno scambio di informazioni circa le patenti ottenute, cambiate, rinnovate e ritirate.

Inoltre, il nuovo documento definirà meglio il campo di applicazione delle diverse categorie, indicando chiaramente chi è autorizzato a guidare i vari tipi di veicoli. Per quanto riguarda i motocicli, è stato stabilito il principio dell’accesso graduale alle motociclette di dimensioni maggiori e cilindrata superiore, che sarà possibile soltanto a partire dai 24 anni e dopo aver superato un esame teorico e pratico. Per chi desideri guidare motociclette più potenti anche prima di aver raggiunto i 24 anni, sarà necessario avere un’esperienza di almeno due anni di guida su modelli meno potenti.

Le nuove patenti avranno una validità di 10 anni, che potrà essere prolungata dagli Stati membri fino a 15 anni, con la facoltà di prevedere una visita medica.
Il termine ultimo per la completa sostituzione delle patenti è fissato al 2032. L’accordo raggiunto in seno al Consiglio dei trasporti dovrà comunque essere approvato in seconda lettura dal Parlamento europeo, dove c’è già, fra gli eurodeputati, chi teme che la nuova patente possa divenire parte del sistema europeo di carte d’identità; in particolare, il deputato britannico Hudghton auspica delle misure di salvaguardia per scongiurare questo rischio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Marzo 2006
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