Settimane bianche: in Lombardia un milione di turisti
Rimane il Trentino la meta scelta dagli italiani per le vacanze invernali
Destinazione Lombardia per le settimane e i week end “bianchi” degli italiani. Sono 11,3 milioni i nostri connazionali che hanno dichiarato una sicura intenzione di vacanza per l’inverno 2006, ai quali si aggiungono 7 milioni che pensano ad un probabile periodo di villeggiatura tra gennaio ed aprile. Hanno scelto di trascorrerlo in Italia 11 milioni di persone (57,5), mentre 6 milioni gli italiani che hanno scelto una meta al di là dei confini nazionali.
Molti dei turisti che hanno optato per una “trasferta casalinga” partono portandosi con sé gli sci: le vacanze invernali del 2006 vedono ancora infatti la nostra regione ai primi posti, scelta con quasi l’11% degli italiani vacanzieri, seconda solo dopo il Trentino (al quale dà la preferenza quasi il 18,0% dei turisti). Che vuol dire, se consideriamo sicuri ed indecisi, che oltre un milione di persone visiteranno o hanno già visitato le località turistiche lombarde, attirate anche dalle manifestazioni sportive e culturali organizzate sul territorio. Seguono le città d’arte di Toscana e Lazio con poco più del 10% dei turisti. Rispetto lo stesso periodo dello scorso anno il 36% degli operatori del Piemonte e il 18,2% di quelli della Valle D’Aosta segnalano il maggiore aumento di italiani nelle loro strutture. Bene la Lombardia che con il 7,9% è una delle regioni italiane con la crescita più alta, quanto al dato nazionale parla di un aumento del 6,9%. Il quadro emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati di Unioncamere-Isnart a proposito delle previsioni turistiche per questo inverno.
“La Lombardia, dopo essere stata tra le mete più scelte per le vacanze d’inverno dello scorso anno – ha commentato Renato Borghi, Presidente Osservatorio Turismo della Camera di Commercio di Milano – conferma le sue ottime performance. Sono convinto che in questo momento l’industria del tempo libero si debba muovere sempre più in termini di competitività, di formazione delle risorse umane, di capacità organizzativa. Noi siamo per il “made in Lombardy allargato”: fare promozione turistica significa infatti non solo promuovere le risorse naturalistiche di un’area, ma anche la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni gastronomiche, i suoi eventi folcloristici, culturali o dello spettacolo e le sue imprese.”
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