Si può essere iconografi, oggi?

Una mostra e un incontro affronterà il tema delle icone nel mondo occidentale

Si può essere iconografi, oggi? Che cosa vuol dire per un occidentale dipingere icone? Sappiamo che il termine icona deriva da greco EIKON e significa immagine. L’icona esprime la religiosità dei popoli cristiani ortodossi. Essa non è una semplice immagine, ma luogo della Presenza Divina. “La bellezza e il colore delle immagini sono uno stimolo alla mia preghiera. E’ una festa per i miei occhi, così come lo spettacolo della campagna sprona il mio cuore a rendere gloria a Dio” (S. Giovanni Damasceno). Lo scopo principale dell’iconografia dell’Oriente cristiano non era tanto quello di presentare un’opera “bella” ma quello di annunciare, manifestare, esprimere la realtà spirituale dei misteri della fede. Un’opera di teologia, quindi, che esprime l’invisibile: ciò che il Vangelo e gli altri testi dicono con la parola l’iconografo lo annuncia con i colori, osservando scrupolosamente alcune regole fissate soprattutto nella composizione e nei toni cromatici. Queste regole e questi modelli elaborati fin dai primi tempi del Cristianesimo consentirono nei secoli intorno al Mille, ma anche nei secoli XIV e XV la realizzazione di opere di estrema bellezza e di grande contenuto spirituale. I pittori di icone erano monaci che univano allo studio della sacra scrittura la pittura e l’ascesi spirituale. Nella comunità monastica Ss.Trinità sita in località Pragaletto,frazione Due Cossani, Comune di Dumenza (VA), oltre al laboratorio di restauro del libro antico, da qualche anno si è aperto anche un piccolo laboratorio di iconografia e un fratello dedica il tempo riservato al lavoro scrivendo icone. Queste icone hanno cominciato ad essere usate nella liturgia della comunità monastica, poi attraverso i frequentatori del monastero, sono state richieste anche da privati, istituti religiosi e parrocchie. Ora fr.Giuseppe dedica parte del suo tempo a eseguire opere che gli vengono commissionate. Così attraverso la scrittura dell’icona e l’accoglienza del committente ancora oggi è possibile comunicare con la preghiera e l’arte un messaggio di speranza. Come afferma il filosofo ortodosso Pavel Florenskij, l’icona dà la possibilità di una “esperienza sovramondana autentica”, perché consente all’uomo di comprendere come “tutte le cose siano state create per mezzo di Dio e in vista di Lui”.

Mostra Icone

sabato 1 aprile e domenica 2 aprile 2006 sala serra , municipio di Ispra

orario di visita: dalle 10,00 alle 12,00/ dalle 15,00 alle 19,30

Sabato 1 aprile 2006 alle ore 20,45 sala serra – municipio di Ispra

conferenza “ Il mestiere dell’iconografo”

relatore Giuseppe Bottione  – Monaco Benedettino

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Marzo 2006
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