Slot machines nel mirino della Guardia di Finanza
Trentasei gestori di esercizi commerciali coinvolti, 80 video poker sequestrati, tre persone denunciate: si allarga l'operazione Alì Babà
Secondo atto dell’operazione Alì Babà. La compagnia locale della Guardia di Finanza di Busto Arsizio ha sequestrato altre 14 slot-machines di ultima generazione che erano state manomesse per frodare il fisco. Il primo atto dell’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Polizzi, aveva inchiodato una banda che aveva ideato un complesso sistema criminoso dal giro d’affari di circa 8 milioni di euro.
I finanzieri, che da tempo hanno un occhio di riguardo per questi apparecchi dall’enorme giro d’affari, avevano sequestrato nel novembre scorso 66 slot machines di ultima generazione in diversi esercizi commerciali delle province di Varese, Milano e Novara, macchinette risultate poi manomesse.
Da quell’operazione partirono delle indagini meticolose che hanno portato alla luce un sistema di frode ai danni della pubblica amministrazione nel settore commerciale, il cui valore è stato quantificato in un milione e centomila euro. Nei giorni scorsi, i finanziari hanno sequestrato altre 14 macchinette.
In base alla documentazione recuperata, anche all’interno di un trita documenti, e alle numerose autorizzazioni false relative agli apparecchi, la Guardia di Finanza ha individuato un sistema di raggiri per sottrarre allo Stato il prelievo gravante sulle giocate.
Sono state accertate responsabilità di tipo amministrativo a carico di 36 persone, tutte proprietarie degli esercizi pubblici in cui erano state installate le slot-machines senza le autorizzazioni. Sono state comminate sanzioni per 320.000 euro complessivi. Tre i soggetti denunciati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato e alla frode informatica. L’autorità giudiziaria ne ha inoltre disposto l’interdizione dall’esercizio dell’attività imprenditoriale dell’unico imprenditore indagato per impedire la reiterazione dei comportamenti criminosi.
È stato disposto il sequestro , finalizzato alla successiva confisca, di cinque società riconducibili agli associati per un valore di 100.000 euro, oltre a diversi immobili, tra cui un appartamento nella zona di Malaga in Spagna.
Guardia di Finanza e Monopoli di Stato sono da tempo attivi nel controllo di un settore molto redditizio, qual è il gioco d’azzardo, che spesso coinvolge giocatori sprovveduti , vittime inconsapevoli di associazioni criminali senza scrupoli che si avvantaggiano dello stato patologico del giocatore.
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