Suona la campanella, studenti a “lezione” di voto

Al teatro Manzoni, i ragazzi degli ultimi anni del Tosi e del Crespi si sono confrontati con i cadidati di Cdl e Unione su scuola, lavoro e democrazia

Doveva essere un dibattito costruttivo, pacato e convincente. Ma il vizio del confronto urlato è duro a morire e la propaganda è sempre a portata di mano. E così, nonostante le promesse, i big della politica, che hanno risposto all’invito dei ragazzi del liceo scientifico Tosi di Busto, non sono riusciti a mantenere sempre uno stile "britannico" concededosi, di tanto in tanto, qualche affondo poco diplomatico.

Ottimo, comunque, l’esito dell’iniziativa degli studenti dello scientifico che hanno voluto di dedicare l’assemblea d’istituto ad un confronto con i candidati politici del nostro territorio. Un incontro aperto ai ragazzi delle quarte e delle quinte, ed esteso ai compagni del classico e linguistico Crespi.

La mattinata di dibattito si è svolta in modo encomiabile, con i candidati presenti ( 4 del centro destra e tre dell’Unione orfana di Rifondazione, impegnata in altra attività) che hanno esposto brevemente la propria posizione e il programma di coalizione sui temi della scuola, dell’università, della ricerca e dell’ingresso nel mondo del lavoro. Dopo l’intervallo sono seguite le domande del pubblico, richieste forse un po’ troppo schierate che denotavano un’attenta partecipazione alla vita politica attuale del nostro paese: Pacs, partiti estremisti e violenze no global, candidati inquisiti o condannati, droghe leggere e pesanti, legge elettorale "patacca".

Dario Franceschini (Margherita), Daniele Marantelli (DS) e Federico Valerio (Rosa nel Pugno) da una parte e Luca Volontè (UDC), Gigi Farioli (FI), Marco Airaghi (AN) Giampiero Reguzzoni (LN) dall’altra hanno risposto a tutte le domande lasciandosi andare, a volte, a citazioni propagandistiche sempre sottolineate da una claque di studenti schierati.

Il confronto, comunque, è piaciuto e, assicurano i ragazzi, è servito: « Io non andrò a votare perchè non ho ancora la maggiore età – spiega Alessandra – però credo che sia stata un’occasione importante per conoscere un mondo che fino ad oggi ho ignorato. Sono stati tutti molto chiari e mi sono fatta un’idea abbastanza precisa». Ugualmente soddisfatta, anche se meno certa di condividere tutto quello che ha sentito, è Stefania: « È stato interessante. Qualche cosa non mi ha convinto, ma sono contenta di aver avuto questa possibilità».

Più consapevole, perchè ormai "politico navigato" è Diego: «Per me la politica è una condizione esistenziale. La vita è fatta di idee e la politica è il teatro dove le idee vengono messe in gioco. Ho già votato lo scorso anno: le regionali mi hanno appassionato poco, mentre ho trovato più importante il referendum sulla procreazione assistita».

Per Federica e Caterina la scelta di puntare su scuola, università e lavoro è stata basilare: « Hanno esposto i problemi con un linguaggio facile ed accessibile. Alcuni interventi sono stati molto costruttivi».

«È la prima volta che vado a votare – commenta Michele – ci insegnano che il voto è un diritto/dovere e penso che la presenza di Franceschini oggi al nostro incontro voglia dire che io e la mia scelta siamo importanti, quindi ho vissuto questa mattinata con estrema attenzione e molto interesse». «Se c’è qualcosa che non va, si deve partire dal voto per cambiare le cose. E io, da oggi, posso contribuire a cambiare…» afferma in modo convinto Emanuele.

Un filmato, preparato dai ragazzi del liceo classico, ha sottolineato, attraverso alcune immagini, il valore della democrazia e delle regole democratiche. In conclusione un invito: «Non gettare via il tuo voto!»
E la platea ha applaudito convinta e consapevole.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Marzo 2006
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