Teatro del Popolo, tra filodrammatica e ring
Inaugurato nel 1920, fu chiuso due anni dopo in seguito ad un violento attacco fascista. Per quarant'anni la gestione della Pugilistica Gallaratese, poi il restauro
La storia del Teatro del Popolo è già contenuta nel suo nome: la sua nascita si deve agli operai gallaratesi che, nel 1920, versarono di tasca propria l’importo di una giornata di lavoro per realizzarlo. Alla costruzione contribuirono tutte le categorie operai cittadine e alcune manifatture, nonché piccole fabbriche anche di paesi limitrofi.
Il progetto fu redatto dallo studio degli ingegneri Tenconi e Moroni e del geometra Bidorini: il preventivo era di 650mila lire, una cifra considerevole per quei tempi.
Ottenuta dal Comune di Gallarate il 6 maggio 1920 la concessione edilizia, gli operai iniziarono a lavorare alacremente, tanto che l’11 settembre dello stesso anno l’edificio era coperto. Fu inaugurato il 30 ottobre 1921 e sul suo palcoscenico transitarono opere di Skakespeare, Donizetti, Bellini, oltre che della Compagnia Filodrammatica che si era costituita a Gallarate in quegli anni.
La struttura, realizzata nella Casa del Proletariato, era su tre piani, con il salone-teatro con atrio-portineria al pian terreno e una scala principale che conduceva alla balconata posta al primo piano. Con una capienza di 200 posti, fu anche salone per riunioni e sala di lettura, oltre che spazio per balli e danze.
Per la Città rappresentò un punto culturale di grande riferimento. Si legge su “Lotta di classe” dell’aprile 1922 che “Grande è stato il fervore popolare che hanno incontrato le rappresentazioni teatrali che a vari periodi sono state date dal mese di Luglio in poi. Molte operaie e in modo particolare le donne anziane hanno potuto sapere che cosa sia teatro solo in seguito all’apertura del nostro. Il teatro ha invogliato un gruppo di operai e di operaie a costituirsi in Compagnia Filodrammatica. Essi hanno recentemente debuttato con ottimo successo”.
Ma purtroppo il Teatro del Popolo ebbe vita breve: solo undici mesi. Nel settembre 1922, infatti, un violento attacco fascista portò alla sua distruzione, allo sgombero e al conseguente inutilizzo protrattosi fino agli Anni Cinquanta, quando su quel palcoscenico non tornarono però le compagnie teatrali, ma venne issato il ring della Società Pugilistica Gallaratese, che per quarant’anni lì ebbe la sua sede, adibendo i camerini a spogliatoi. Il 16 marzo 2006, dopo un restauro conservativo e lavori per un totale di oltre un milione e mezzo di euro, il Teatro del Popolo torna alla sua vocazione originaria.
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