Un milione di euro per l’internazionalizzazione delle imprese

Saffioti: “Consolidare le relazioni esistenti con Paesi e Regioni estere”

Un milione di euro per interventi di promozione internazionale della piccola e media impresa lombarda. E’ quanto ha deciso di stanziare la Regione Lombardia per l’anno 2006, con il via libera dato oggi dalla Commissione “Attività produttive” al documento che contiene gli indirizzi per la promozione internazionale delle piccole e medie imprese che operano in Lombardia. Voto favorevole è stato espresso da Forza Italia, Alleanza Nazionale e Lega Nord, contrari Democratici di Sinistra, Margherita, Rifondazione Comunista, Verdi, Sarfatti (Unione) e Concordati (Ulivo).

“In questo modo –ha spiegato il presidente della Commissione regionale Attività produttive, Carlo Saffioti (FI)- intendiamo contribuire al consolidamento delle relazioni già esistenti con quei Paesi e con quelle Regioni che hanno già proficuamente avviato e concretizzato in questi anni importanti accordi istituzionali, sia di natura commerciale che produttiva, con la Regione Lombardia”.

In particolare la strategia regionale di sostegno ai processi di internazionalizzazione del sistema produttivo lombardo sarà attuata attraverso la partecipazione a manifestazioni fieristiche di rilievo internazionale, attraverso azioni promozionali specifiche sui mercati esteri, attraverso lo sviluppo e il potenziamento dei servizi integrati alle imprese operanti all’estero e attraverso l’attrazione di nuovi operatori economici internazionali.

Nel sostenere la partecipazione delle piccole e medie imprese a manifestazioni fieristiche internazionali, la Regione individua come soggetti partners le Camere di Commercio, gli Enti fieristici, i Consorzi export, associazioni di categoria, consorzi, cooperative e associazioni tra imprese. Saranno ammessi a contributo unicamente i progetti di manifestazioni fieristiche internazionali all’estero che prevedono la partecipazione di almeno cinque imprese lombarde per ogni singola manifestazione per un costo complessivo minimo di 10mila euro.

“E’ importante –ha ricordato Saffioti- accorciare la distanza tra il mondo universitario e imprenditoriale, aumentando la cosiddetta “intelligenza del prodotto”. Ciò significa superare il concetto di concorrenza basato sulla diminuzione dei fattori di costo e favorire invece una logica di miglioramento dei prodotti esistenti e di innovazione interpretando al meglio le esigenze della società”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Marzo 2006
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