Un telegramma per le poste
Attraverso un telegramma, l’Arci invita i dirigenti postali e i sindaci a dare assistenza alle persone in coda
Due giorni di freddo e di attesa. Questa è stata la realtà che molti immigrati in attesa di regolamentazione hanno dovuto vivere davanti alle porte dell’ufficio postale.
In previsione di code e disagi, il gruppo “Arci” , per garantire la tutela delle persone costrette ad aspettare per dare un senso al loro futuro, ha inviato un telegramma ai sindaci e ai dirigenti postali delle maggiori città italiane. Lo scopo era chiedere la predisposizione di misure di emergenza, ma soprattutto di assistenza come atto minimo di civiltà.
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