Vertenza della polizia locale, chi se ne assume le responsabilità?
I rappresentanti sindacali dei vigili criticano il comportamento dell'amministrazione in merito alla vertenza giudiziaria dopo il fallito tentativo di conciliazione
Riceviamo e pubblichiamo
Con la giornata odierna gli agenti della polizia locale di Gavirate che, nel giugno 2005, non avevano effettuato delle prestazioni straordinarie illegittimamente richieste dall’Amministrazione Comunale, inizieranno a scontare i provvedimenti disciplinari comminati in relazione a tale fatto, che in qualche caso corrispondono a 50 giorni di sospensione dal lavoro.
In riferimento a tali sanzioni, questa organizzazione sindacale ricorrerà all’autorità giudiziaria competente, quello che appare però doveroso che il cittadino sappia è che durante l’obbligatorio tentativo di conciliazione che si è tenuto presso la Direzione Provinciale del Lavoro in data 02 marzo 2006, il collegio, ivi istituito, per cercare un punto di transazione tra le parti e avendo riscontrato la debolezza della posizione dell’Amministrazione Comunale, aveva proposto la “derubricazione dei provvedimenti disciplinari di sospensione dal lavoro comminati dall’Amministrazione ad un semplice richiamo scritto”.
In tale occasione il presidente del collegio di conciliazione, un funzionario esperto di diritto del lavoro, che tratta giornalmente pratiche e vertenze relative a ciò, ha più volte avvisato i funzionari dell’Amministrazione Comunale della debolezza della loro posizione e dei rischi di affrontare un giudizio, ma questi si sono trincerati dietro delle presunte direttive ricevute dalla parte politica.
Considerato che nelle circostanze descritte nessun datore di lavoro privato avrebbe proseguito la vertenza con il prospetto di una quasi certa sconfitta in tribunale, il perché il Comune di Gavirate decida di fare diversamente si può forse solo spiegare con il fatto che mentre il privato rischia soldi propri, gli Amministratori del Comune e i suoi funzionari non hanno questo problema.
In merito a ciò è anche da rilevare come da una parte vi siano state dichiarazioni, in una seduta del Consiglio Comunale, da parte di rappresentanti dell’Amministrazione, che attribuivano ogni competenza e responsabilità in merito alle sanzioni disciplinari di cui trattasi ai funzionari dell’Ente, mentre dall’altra, nell’espletazione del tentativo di conciliazione presso la Direzione Provinciale del Lavoro, i funzionari che avevano delega a trattare per il Comune, motivavano invece le loro decisioni con il rispetto di direttive ricevute da parte politica, se quindi già adesso non si sa chi è responsabile di tali scelte figuriamoci dopo!!!
Nel caso in cui il Giudice confermi l’indirizzo già emerso presso la Direzione Provinciale del Lavoro, cosa molto probabile esistendo appunto già una decisione in tal senso da parte del collegio di conciliazione, il costo di questa vertenza per i Gaviratesi sarà, per la diminuzione dei servizi causata dall’assenza forzata dal lavoro del personale, il ristoro delle competenze economiche e dei danni subiti dagli stessi e per le spese di giudizio, una somma di molte migliaia di euro.
A quel punto però ci sembra giusto che paghi qualcosa anche chi ha voluto tutto questo, la scelta di chi non riguarda questa organizzazione sindacale, funzionari e politici si mettano d’accordo e poi qualcuno ci metta la faccia… magari già da adesso!!!
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