Whirlpool, pesante passo falso a Biella

Gli uomini di Magnano, sempre costretti a inseguire, subiscono una pesante sconfitta che complica la corsa ai playoff. Pessimo Garnett

Varese torna a casa da Biella ulteriormente ridimensionata nelle sue ambizioni playoff, anche in virtù dei risultati di Milano e Udine. La Whirlpool regge un tempo sostenuta da un buon Collins, ma i primi minuti del terzo e soprattutto del quarto periodo le sono fatali. Biella piazza due break che tagliano le gambe agli uomini di Magnano, incapaci di tornare sotto come invece avevano fatto nel primo tempo. L’Angelico vince 76-63 e si assicura la priorità in caso di classifica avulsa, in virtù del +8 varesino dell’andata.

La Whirlpool, Collins a parte, ha vissuto solo di brevi fiammate da parte di alcuni singoli, che non hanno però saputo dare continuità alla loro prestazione. Totalmente negativa invece la prova di Marlon Garnett, ormai sempre più un tiratore virtuale.

COLPO D’OCCHIO: PalaBiella piccolo ma infuocato, come da copione. L’impianto è gremito in ogni ordine di posto, con il pubblico piemontese che sogna i playoff. La pattuglia varesina risponde con un centinaio di tifosi che offrono belle coreografie dal settore ospiti, oltre a mostrare uno striscione per Tommy, il bambino rapito di cui non si sa nulla ormai da parecchi giorni.

PALLA A DUE: Magnano sceglie Fernandez dal primo minuto, completando il quintetto con la classica formazione che prevede il trio di piccoli Collins-Garnett-Hafnar e Howell come centro. Ramagli risponde con Damon Williams in regia, Sefolosha e Smith a completare il reparto degli esterni e la coppia italiana Garri-Frosini sotto i tabelloni.

LA PARTITA: Pronti via e Varese si porta sul 6-0 in trenta secondi. Tripla di Hafnar, Collins ruba palla sulla rimessa e serve Garnett: Money non sbaglia dall’arco. Anche Biella però trova subito confidenza col tiro pesante, due triple di Smith e Garri tengono a galla i piemontesi (6-10). Sempre sull’asse Smith-Garri l’Angelico trova il primo vantaggio sull’11-10. Tocca a Ferndandez prendere per mano Varese con due buone iniziative personali, ma dall’altra parte entrano in partita anche Williams e Sefolosha e Biella vola sul 20-15 con due liberi dell’americano. Lo svizzero firma invece il momentaneo massimo vantaggio sul 24-17, scarto ridotto a 24-19 con il primo centro di Howell in chiusura di primo quarto. Nella seconda frazione di gioco Magnano ruota molto gli uomini, ma Albano e Allegretti faticano a trovare la via del canestro, così come De Pol. Biella invece, pur combinando qualche pasticcio offensivo di troppo, gioca molto più sciolta e trova il nuovo massimo vantaggio, 33-25, con una tripla di un ispiratissimo Luca Garri. Varese, tuttavia, non si perde d’animo e prova a ricucire. La Whirlpool serra le maglie in difesa concedendo solo 4 punti in cinque minuti, mente in attacco Farabello suona la carica con una tripla dall’angolo. Si sveglia anche Collins, che con sei punti filati riporta Varese sul –1, 37-36, quando suona la sirena dell’intervallo.

Alla ripresa del gioco Biella parte però fortissimo, rifilando un terribile 9-1 di parziale. Una tripla di Hafnar prova scuotere Varese, ma Biella ha ormai preso il controllo dell’area, dove Frosini e Garri fanno ammattire un esausto Howell. Magnano gli affianca Fernandez, ma l’argentino si fa cogliere due volte in fallo ed è costretto a tornare in panchina. Biella ha quindi vita facile e quando Smith ruba palla a Garnett e si invola a schiacciare per il nuovo massimo vantaggio, +9 sul 49-40, il PalaBiella esplode tutta la sua carica. La Whirlpool è costretta ad affidarsi ancora una volta al tiro da fuori, con Farabello e Garnett che colpiscono dall’arco con buone percentuali. Un grandissimo Garri, ancora lui, tiene però a distanza il tentativo di rimonta biancorosso. Il terzo parziale si chiude così sul 56-49, con Varese che nel finale passa a zona. Anche l’ultimo periodo di gioco vede l’Angelico partire subito forte: in tre minuti la squadra di casa si porta sul 64-50. E’ il break decisivo che taglia le gambe agli uomini di Magnano. Varese cala nel tiro da fuori, l’arma che fino ad ora le aveva permesso di rimanere in partita, e Biella scappa definitivamente. Frosini giganteggia nell’area colorata mentre dietro Williams, Sefolosha e Smith montano una guardia devastante su Collins e soci. Garnett e Hafnar spariscono dalla partita, Howell e Allegretti si dannano l’anima ma i loro sforzi sono velleitari.

IL FINALE: L’Angelico cala leggermente di tono ma riesce comunque a gestire l’ampio vantaggio che si è conquistata, anche perché Collins è l’unico muove il punteggio per Varese. Gli ospiti si portano fino a –7 ad uno e trenta dalla fine, sul punteggio di 70-63, ma Hafnar spara sul ferro la tripla del possibile –4 e Biella mette i cassaforte il risultato con i tiri liberi. Dalla lunetta Garri, Smith e Williams spingono l’Angelico fino al 76–63 finale: un +13 che favorisce Biella in caso di finale di campionato a pari punti. Un’eventualità che tuttavia, dopo quanto visto anche stasera, sembra davvero remota.

IL PROTAGONISTA: L’Angelico Biella ha offerto un’ottima prestazione di squadra, ma non vi è alcun dubbio che questa sera Luca Garri abbia mostrato di avere una marcia in più. I numeri parlano per lui: 21 punti, 8 rimbalzi, 5 falli subiti ed un ottimo 27 di valutazione. Inoltre, tabellino a parte, la prestazione del giovane lungo ha colpito soprattutto per la personalità e la maturità mostrate sul parquet. E’ stato lui a bloccare lo scatto iniziale di Varese, a respingerne i tentativi di ritorno ed a porre le basi per il predominio dell’area da parte di Biella. Dispiace per Varese, ma al basket italiano non può che far piacere aver ritrovato un talento di tale fattura.

IL DUELLO: Smith batte Garnett 21-6, oppure 14 a –3, a seconda che si guardi i punti o la valutazione. Il varesino ha tirato poco e male, nove tentativi con il 22%, il biellese ha colpito nell’arco di tutta la partita. Entrambi hanno giocato 35 minuti, ma il risultato è stato profondamente diverso. Garnett ha subito pesanetmente la grande difesa di Sefolosha, Smith ha fatto saltare tutte e rotazioni difensive di Magnano.

L’AZIONE: Primo minuto del secondo tempo, Howell riceve palla sotto canestro. E’ braccato da due avversari ma si gira bene e va su per inchiodare a due mani. L’americano non ha però fatto i conti con il Luca Garri di oggi, che sbuca dall’altra parte dell’area e con un gran balzo blocca, più che stoppa, i sogni di gloria del Rolando furioso… per l’umiliazione subita.

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Pubblicato il 19 Marzo 2006
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