Le promesse dei candidati: campus e finanziamenti alla ricerca

Oltre ottanta studenti all'incotro con in candidati sindaco di Varese nella sala studi Forzinetti

 Oltre ottanta studenti hanno partecipato al  dibattito organizzato dal consiglio Asvp (Associazione Studenti di Varese e Provincia ) dal titolo “I candidati sindaco e gli studenti”. L’incontro, voluto fortemente dai ragazzi che frequentano la sala studio “Forzinetti” di piazza XX Settembre, ha visto la presenza di Antonio Conte (Unione), Attilio Fontana (Casa delle Libertà), Alessio Nicoletti (Movimento Libero), Giuseppe Ligotti (Europa Federale) e Paolo Avola rappresentante di Fernando Parisi (Italia Futura). Il dibattito con formula “all’americana” (3 minuti per ogni intervento e risposte in ordine alfabetico) è stato moderato da Michele Mancino, giornalista di Varesenews.

Il confronto si è subito acceso quando si sono affrontate le problematiche che oggi presenta la sala studi, in particolare la mancanza di spazi e servizi adeguati per gli studenti. Conte ha proposto la ricerca di luoghi più agevoli ed ha promesso di dare ascolto alle richieste già fatte al Comune dagli studenti e mai prese in considerazione dalla passata amministrazione. Fontana si è trovato d’accordo con Conte ed oltre ad assicurare una maggiore attenzione ai problemi esistenti nell’attuale sala ha proposto la creazione di un campus universitario. Ligotti ha ricordato in primis il suo passato di assiduo frequentatore della stessa sala Forzinetti e ha promesso di vagliare con attenzione tutte le richieste fatte dagli universitariNicoletti ha invece garantito di impegnarsi con gli studenti per fare in modo che ogni esigenza, dalla più piccola, non venga trascurata. Infine Avola ha proposto di incentivare lo sviluppo abitativo per gli studenti alle Bustecche, intervento utile anche per riqualificare il quartiere.

Gli studenti hanno poi evidenziato la mancanza di finanziamenti da parte del Comune alla ricerca universitaria e la mancanza di accordi per la stipula di contratti che agevolino coloro che per motivi di studio sono costretti a vivere nella città. È emerso prima di tutto la mancanza di collaborazione tra due realtà che coabitano ma che fin ora, non state in grado di raggiungere accordi per migliorare la situazione del mondo studentesco. Tutti i candidati  si sono trovati d’accordo sull’esigenza di mettere le basi perché Comune e Insubria cooperino per creare nella realtà di Varese una città a misura di studente e nel promuovere un maggiore dialogo tra la futura amministrazione e la realtà che la circonda. Unica voce fuori dal coro Ligotti, che ha precisato che se Varese non è sentita come città Universitaria ed esiste un così forte distacco tra le istituzioni è anche colpa degli stessi studenti, i quali non si fanno “sentire” e non lottano per ottenere ciò che desiderano.

Soddisfazione da parte dei ragazzi, che hanno partecipato all’incontro con grande entusiasmo ed interesse. Il dibattito si è concluso con l’intervento di Desiree Crisafulli, studente universitaria che ha chiesto ai candidati il motivo per cui a Varese non esiste un ufficio ISU (Istituto per il diritto allo studio Universitario) autonomo e afferente all’Università come previsto dalla normativa ma è un’emanazione di un’altro ufficio, l’ISU di Milano dai servizi fortemente limitati. La domanda non ha avuto risposte esaurienti e i politici hanno declinato ogni responsabilità attribuendole al Rettore dell’Università dell’Insubria Renzo Dionigi, il quale nonostante l’invito non ha partecipato al dibattito.

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Pubblicato il 19 Maggio 2006
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