Basilea II e Fund raising, Sodalitas organizza un corso di formazione

L'associazione che offre consulenza alle aziende senza scopi di lucro terrà un seminario su questi due argomenti

Un corso di formazione per spiegare ad associazioni di volontariato e cooperative sociali due aspetti fondamentali della loro attività: il finanziamento attraverso gli istituti di credito e la raccolta fondi. Sodalitas Varese – associazione che mette a disposizione delle organizzazioni senza scopo di lucro l’esperienza manageriale tipica del mondo imprenditoriale – organizza per domani, alle 9 presso la sede di Univa, un incontro per approfondire i dettami dell’accordo “Basilea II” e per affrontare la questione del “Fund raising” (reperimento fondi).

 

All’appuntamento hanno aderito una decina di cooperative e due associazioni, gli organizzatori si aspettano un pubblico di 15-20 persone. L’incontro sarà diviso in due parti. La prima riguarderà i finanziamenti tramite istituto di credito, con particolare riferimento all’accordo “Basiela II”, che entrerà in vigore a partire dal gennaio 2007. I relatori saranno i soci e consulenti di Sodalitas Marco Re Calegari ed Agostino Cellina. «Basilea II introduce il concetto di qualità del credito – afferma quest’ultimo – creando un sistema di rating per le aziende. Questo sistema più rigido di accesso al credito penalizzerà le imprese con finalità di servizio socialmente utile, perché in un contesto maggiormente oggettivo conteranno meno i legami personali, come ad esempio un buon rapporto con il direttore di banca». Cooperative ed associazioni rischiano quindi di subire in maniera pesante i dettami di “Basilea II”. «Sicuramente il sistema creditizio avrà un occhio di riguardo verso il non profit, ma questo settore avrà comunque più problemi di altri ad ottenere l’acceso al credito. L’incontro di domani – prosegue Cellina – servirà proprio a dare qualche utile suggerimento affinché associazioni e cooperative arrivino preparate all’appuntamento».

 

Il secondo tema che verrà trattato riguarda invece il reperimento dei mezzi finanziari per avviare nuovi progetti. Dell’argomento si occuperà Giorgio Ruffato, anche lui socio e consulente di Sodalitas. «Le cooperative non possono più vivere di contributi una tantum – afferma – devono darsi una struttura per il reperimento fondi. Con il passare degli anni i contributi pubblici saranno sempre più scarsi, occorre dunque che si venga a creare un rapporto costante tra donatore e cooperativa». Un dato incoraggiante da cui partire è che il 15,7% del totale delle donazioni su tutto il territorio nazionale avviene in Lombardia. Il terreno è quindi fertile, sta alle singole aziende darsi una struttura ed un’organizzazione interna che le faccia crescere e conoscere.

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Pubblicato il 20 Giugno 2006
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