Coinvolgimento sulla moschea? Va bene, ma c’è anche altro

I sindaci dei Comuni limitrofi a Gallarate non hanno luoghi da destinare al culto e non hanno ricevuto richieste dalle comunità islamiche delle rispettive amministrazioni

Mucci chiama e nessuno risponde. Già qualche mese fa, quando il Prefetto Roberto Aragno, appena insediato, cercò una via alternativa per risolvere la questione moschea: coinvolgere i Comuni limitrofi, Cardano al Campo, Cassano Magnago, Samarate e Somma Lombardo in particolare. La risposta era stata picche da parte di tutti, per vari motivi, primo fra i quali il fatto che dai Prg dei Comuni non risultavano aree disponibili per il luogo di culto. Il primo cittadino gallaratese, da poco confermato, ha più volte rilanciato la necessità di coinvolgere le realtà vicine. L’ultima ieri, lunedì 12 giugno, quando la giunta guidata da Mucci ha bocciato il cambio di destinazione d’uso richiesto dalla comunità islamica per lo stabile di via Varese.

La posizione dei sindaci dei Comuni limitrofi a Gallarate però non cambia. In sostanza dicono sì ad un confronto, ma allargato ad altri temi: «Non è possibile che mi si tiri in ballo solo quando gli altri hanno problemi – spiega Mario Anastasio Aspesi, sindaco di Cardano al Campo -, vorrei che si parlasse anche delle opportunità. Io non ho mai avuto richieste da parte della comunità islamica cardanese, salvo quando hanno dovuto festeggiare momenti particolari per la loro religione, come la festa del sacrifico: in quel caso io e il sindaco di Casorate Sempione abbiamo concesso un’area nella zona boschiva». Dello stesso avviso, anche se di “colore” politico diverso, il primo cittadino di Cassano al Campo, Aldo Morniroli: «Avrei tante cose da discutere con i miei vicini, non certo solo la questione della moschea – spiega Morniroli -. Il nostro Prg non dispone di aree per il culto, lo abbiamo detto al Prefetto».

Segnalazioni o richieste di un luogo di culto da parte delle comunità islamiche non ne sono arrivate ai primi cittadini dei Comuni vicini a Gallarate: «Ne incontro spesso – spiega ancora Aspesi -, ma la maggior parte delle volte mi dicono che non frequentano la mosche il venerdì. Uno invece mi ha confermato che qualcuno da Cardano si sposta a Gallarate, ma non più di 7-8 persone. La cosa che vorrei fosse chiara è che io, come gli altri sindaci, non possiamo farci carico di problemi che l’amministrazione gallaratese ha contribuito a creare. Aprire un tavolo è l’unica soluzione che mi viene in mente: ma a quel tavolo devono partecipare sia gli islamici sia il Comune di Gallarate in tutte le sue componenti. Essendone fuori, capire la situazione con fatti e retroscena è indispensabile».     

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Giugno 2006
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